Novara si prepara a ospitare il suo primo Gay pride: il corteo “R-Esistente Arcobaleno” è in programma per sabato 26 maggio. Gli organizzatori si aspettano fra i 500 e i 1.00 partecipanti, dal resto del Piemonte, dalla Lombardia e dalla Liguria. L’iniziativa, promossa da Novara Arcobaleno in collaborazione con Sermais e il gruppo novarese di Amnesty international, sarà presentata al pubblico questa sera alle 21, alla Barriera Albertina.
Un’iniziativa destinata a creare dibattito, visto anche il periodo di campagna elettorale (che peraltro a Novara è stata aperta dal Popolo della famiglia, su posizioni diametralmente opposte) e che di dibattito ne ha già suscitato anche all’interno dello stesso movimento: “Nella comunità Lgbt – spiegano Alessandro Antonini e Laura Galasso, presidente e vice di Novara Arcobaleno – c’è chi pensa che il Pride sia una manifestazione carnevalesca ormai superata. Noi invece siamo convinti che sarà una giornata non per mascherarsi e sembrare altro, ma per dimostrare ciò si è veramente. Non solo, sarà un’iniziativa utile per avvicinare altre persone della comunità Lgbt agli eventi che promuoviamo e alla nostra associazione, nata ormai 5 anni fa (si ritrova regolarmente ogni venerdì alle 21,30 in corso Milano 4/a). Oggi contiamo un centinaio di iscritti, che hanno un massimo di 40 anni. Ma la partecipazione al Pride è ovviamente aperta a tutti”.
Sermais, associazione nata in seno a Libera Novara ha scelto di collaborare alla manifestazione “perché pensiamo che ci siano interessanti prospettive per lavorare, con i nostri ragazzi, su temi comuni, quali intolleranza e discriminazione”, ha spiegato la componente della segreteria Viviana Barucchelli.
L’appuntamento è fissato per le 15 del 26 maggio in piazza Garibaldi, davanti alla stazione, poi sfilerà per le vie del centro verso piazza Martiri. Ma per l’organizzazione c’è ancora molto da fare. “A breve attiveremo una raccolta fondi sul sito BuonaCausa.org e sul sito Novarapride.it attiveremo una sezione dedicata alle adesioni di associazioni, enti, organizzazioni sindacali e movimenti che vogliano dare il loro sostegno, non per forza economico – spiegano i promotori – Ci stiamo attivando anche per chiedere il patrocinio ai Comuni del territorio, visto che questa è una manifestazione senza colore politico”.