Per ora sono solo voci, per quanto attendibili, ma non confermate, quelle che in giornata hanno fatto esplodere la gioia e la solidarietà degli amici di Alessandro Bernardini, a quanto pare in procinto di essere scagionato dalle gravi accuse emerse dall’inchiesta sulle partite comprate dal Catania. Da quanto abbiamo appreso, il difensore in uscita dal Livorno oramai nel mirino del Novara calcio, avrebbe chiarito la sua posizione, e per questo dovrebbe presto risultare completamente estraneo ai fatti emersi dall’inchiesta portata avanti dalla Procura di Catania.
Voci che trovano conferma dal tam tam di facebook, con amici e persino compagni di squadra che esultano per la felice soluzione di quello che sembrava un vero e proprio incubo.
“Finalmente oggi è finita questa estate particolare..ti voglio bene sandrone” scrive ad esempio Alessandro Bastrini anche lui difensore ossolano, ancora in forza agli azzurri (anche se in procinto di cambiare casacca); dello stesso tenore decine di altri messaggi di gioia e solidarietà, che fanno ben sperare e che ci auguriamo di confermare presto con notizie ufficiali.
Al di la della comprensibile e meritata serenità ritrovata dal giocatore, l’eventuale conferma farebbe tornare d’attualità il tesseramento del difensore ossolano da parte del Novara Calcio, visto che, proprio di recente, il direttore sportivo Domenico Teti ha confermato la stima verso l’uomo e il giocatore, pronto a formalizzare un accordo che attendeva solo le firme sul contratto.
Le accuse a Bernardini, avevano preso corpo a seguito dell’intercettazione fra i procuratori sportivi Fernando Arbotti e Piero Di Luzio, i quali senza mai nominare direttamente il giocatore facevano un generico riferimento a dei numeri «Ho sentito quell’amico che è interessato all’acquisto, al business nostro – le parole di Arbotti -. Mi ha detto, senti bene, lui c’ha 4, toh 3 o 3-4 cose da risolvere prima, ma lo farà a breve e poi si dedica al nostro business quindi io poi lo rincontro e vado un po’ più dentro».
E’ sembrato da subito troppo poco per condannare un ragazzo che chi lo conosce bene definisce “senza ombre”; l’eventuale ulteriore chiarimento insieme con il proprio avvocato Gaetano Mari, deve aver per fortuna convinto gli inquirenti: così Bernardini può tornare a giocare a testa alta, facendo anche la felicità dei tifosi azzurri novaresi.