Coccia: il Pd chiede i conti. Toni accesi in commissione, chiara la frattura tra Comune e presidente del Cda della Fondazione
Si sarebbe dovuto parlare dei conti, o meglio di situazione economico-finanziaria, ma in realtà, complice probabilmente una convocazione di commissione abbastanza “generica”, di conti, almeno com’era nelle intenzioni di chi della commissione ne aveva chiesto la convocazione, ovvero il Pd, non se n’è parlato, tanto che a breve ne verrà convocata un’altra. In compenso quel che è apparsa in tutta la sua evidenza è la frattura tra il Comune e la presidente del Cda della Fondazione, Carmen Manfredda. Oggetto, ancora lo statuto, quello approvato a luglio dal Consiglio ma non ancora registrato. “Lo statuto vigente – ha esordito Manfredda – è ancora quello del 2014 e prescrive che il presidente ogni sei mesi debba relazionare: non sono ancora scaduti i sei mesi; il consiglio di amministrazione non ha ancora approvato né il consuntivo 2018 né il preventivo 2019, impossibile, per il presidente, presentare una relazione perché i dati saranno effettivi solo con la delibera del consiglio di amministrazione, dopo di che potranno essere presentati a questo consiglio. Il presidente da quando è in carica non è venuto meno a questa prescrizione e la osserverà”. Ancora scontro dunque con la presidente a rimarcare che “la bozza dello statuto è stata proposta da un organo non legittimato. L’organo proponente non può coincidere con l’organo deliberante”.
E sui conti, vero oggetto della convocazione della commissione, sebbene non nel dettaglio, nero su bianco di una relazione, sono comunque emersi dati, sia per voce della presidente, sia per voce di Sara Paladini. Nella sostanza sono venuti meno 50mila euro dalla Regione, 100mila dalla Fondazione Crt, 150mila dalla Fondazione Bpn; insomma un deficit di qualche centinaio di migliaia di euro. “Dal Comune – ha detto Manfredda – riceviamo sempre 157mila euro nonostante le promesse di rinnovo di convenzione, che non è stata firmata”. Pronta la risposta dell’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli. “La convenzione prevedeva il contributo di 157mila euro, che ha sempre avuto fino alla scadenza – ha detto l’assessore- La cifra più rilevante è determinata dai 485mila euro che la Fondazione deve accantonare per usufrutto trentennale dell’immobile concesso dal Comune si può intervenire con l’Agenzia delle Entrate. Forse c’erano iniziative che dovevate mettere in atto”. E Manfredda bolla come “pretestuoso e mistificatorio” l’intervento dell’assessore Moscatelli e aggiunge “Io sono solo il presidente del Cda della Fondazione, non sono un’esperta in bilanci”.