Dal 15 aprile la Regione punta le doppiette sui cinghiali, Novara che fa?
Con una delibera proposta dall’assessore Giorgio Ferrero, la Regione Piemonte, dal 15 aprile da il via libera all’abbattimento selettivo per contenere la proliferazione dei cinghiali. In attesa delle norme attuative la Provincia di Novara e le ATC locali si stanno organizzando.
Con una delibera proposta dall’assessore Giorgio Ferrero, la Regione Piemonte dal 15 aprile da il via libera all’abbattimento selettivo per contenere la proliferazione dei cinghiali. Per ora parliamo solo di un annuncio, ma in attesa che vengano formalizzati i termini, abbiamo sentito gli organi competenti locali, per capire come si potranno muovere i cacciatori novaresi. “In effetti dobbiamo aspettare la pubblicazione della delibera e la fissazione del calendario venatorio, ma per quanto ci consta siamo pronti” spiega Franco Sacchi vice presidente dell’ATC1 Novara (Ambito territoriale di caccia). Una determinazione da parte della regione che giunge dopo il parere favorevole dell’Ispra e la richiesta di parere alle associazioni agricole, ambientali e venatorie. Secondo l’assessore Ferrero “una occasione che speriamo venga colta dagli ambiti territoriali – ha spiegato l’assessore Ferrero – per l’enorme proliferazione di capi sul nostro territorio, di una delle specie più dannose alle coltivazioni, e pericolose, perché in grado di provocare incidenti stradali anche mortali”. Un problema che certamente è sentito anche nel novarese e che la Provincia ha provato a gestire in prima persona “La problematica c’è eccome – ci ha detto il consigliere provinciale delegato in materia Stefano Zanzola – l’animale da tempo è sceso a valle anche nella bassa novarese, in particolare ci arrivano segnalazioni costanti nella zona del Piano Rosa nei dintorni di Maggiora e Boca, oppure nell’oleggese verso il fiume Ticino e comunque nelle zone limitrofe ai parchi naturali”. Sono gli stessi parchi, insieme alle associazioni agricole, i comuni e le ATC che si ritrovano periodicamente intorno al tavolo coordinato dalla provincia per gestire il fenomeno. Provincia di Novara che ha investito per allungare le linee elettriche di dissuasione che evitino ulteriori allargamenti geografici ed installato gabbie recintate che limitino zone di cattura, utili soprattutto per scongiurare problemi alla sicurezza stradale.
“Appena la Regione ci darà le specifiche invieremo le cartoline e le targhette ai cacciatori che hanno fatto domanda e sono autorizzati agli abbattimenti selettivi” ci ha confermato Franco Sacchi dell’ATC1 Novara, per quei cacciatori che hanno frequentato il corso e possono accedere alla caccia selettiva, che sono circa 130, mentre per l’ATC2 meno di una trentina. Le doppiette autorizzate potranno cacciare agli esemplari di maschi. Dopo l’eventuale abbattimento, l’esemplare va targhettato e consegnato all’ufficio veterinario competente per i controlli di conformità, passato il quale con esito positivo, verrà definitivamente rilasciato al cacciatore.