“Quale scuola per il futuro e che cittadini vogliamo diventare”. Sono stati gli studenti a rispondere a queste domande nel corso dell’incontro sulla riforma “La Buona Scuola”, organizzato dall’Ufficio scolastico territoriale e dalla Consulta degli studenti. Da Roma a Novara e viceversa: una rete creata dal Dirigente scolastico provinciale, Giuseppe Bordonaro, Gabriella Colla, Referente per l’Orientamento, e la senatrice Elena Ferrara, componente della Commissione Istruzione e Beni Culturali di Palazzo Madama.
Ai 200 studenti riuniti al Bellini sono stati anche illustrati da Ferrara i disegni di legge contro cyberbullismo e per la valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nell’istruzione.
Al termine del dibattito, Maria Motta, dirigente scolastico dell’Istituto Bellini, ha consegnato alla Senatrice un documento condiviso da docenti e operatori scolastici del territorio sui contenuti della riforma. “Ne discuteremo quanto prima – dice Ferrara – nell’ambito delle prossime audizioni in Commissione previste dall’affare assegnato sulla scuola: questa settimana con le associazioni nazionali Dirigenti Scolastici, Dirigenti e alte Professionalità delle scuole e Dirigenti Scuole Autonome e Libere; oltre all’incontro con i rappresentanti dell’Unione Province d’Italia».
C’è tempo fino al 15 novembre per compilare il questionario online sul sito labuonascuola.gov.it e raccogliere così i contributi necessari al confronto in sede parlamentare e nelle sedi successive: “Insegnanti preparati e un ambiente scolastico idoneo – commenta la Senatrice Ferrara – sono alla base di un corretto percorso scolastico, ma il benessere del minore e, a maggior ragione, del bambino è una prerogativa fondamentale.
In questo senso il disegno di legge contro il cyberbullismo e per la tutela dei minori sul web rientra nei principi della Buona scuola. Una scuola che preveda una formazione sull’uso positivo e responsabile di internet, per ricucire lo strappo tra comunicazione e relazione; che coinvolga i ragazzi più grandi in aiuto dei “loro fratelli minori”, perché sviluppino nel tempo gli strumenti necessari a costruire una cittadinanza digitale”.
Formare al talento, all’arte per consentire ai ragazzi di partecipare alla bellezza e di condividerla attraverso una relazione empatica, superando i limiti della virtualità. Sono questi i principi del cosiddetto ddl Abbado, presentato recentemente nel Novarese e sostenuto trasversalmente dalle istituzioni e dalla società civile. A tal proposito, Gianni Dal Bello, della Fondazione Persona, ha raccontato l’esperienza del Museo Trame Vive, in Val Vigezzo, dove contenuti e multimedialità trovano una sintesi che restituisce stimoli alla relazione adulto-ragazzo. Esperienze che ogni estate, al campus della Fondazione Color Your Life di William Salice, provano ragazze e ragazzi da tutta Italia, chiamati a sperimentare la propria fantasia e a tradurre le proprie emozioni sul piano della creatività.
Una scuola moderna, infine, passa anche dall’educazione alla salute. Il progetto “Nutriziopoli” da Barbara Camilli, presidente dell’associazione Psicologia Utile, promuove la cultura dello stare bene imparando ad ascoltare i propri sogni. “Scuola & Diabete”, invece, come spiegato da Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Maggiore, ribadisce quanto la salute sia preziosa anche nella prevenzione delle dipendenze.
E’ una scuola eclettica, quella del futuro, la buona scuola, che tiene conto di tutti quegli elementi piccoli o grandi che fanno parte della vita quotidiana degli studenti di qualunque livello.
E voi come immaginate la “buona scuola”???
SS