Fidanzato geloso a processo per rapina. L’aveva attesa sotto casa e per prenderle il cellulare l’aveva spinta a terra.
Un contrattempo sul lavoro, un ritardo imprevisto, il cellulare che si scarica e quando arriva a casa trova lui, il fidanzato geloso, che l’attende sulla via. L’uomo le chiede spiegazioni, non convinto la esorta a consegnargli il cellulare per controllare le sue chiamate, lei si oppone, lui la spintona, la fa cadere a terra, le prende il telefono e se ne va. Questa in estrema sintesi la cronaca di una nottata un po’ movimentata conclusa nella mattinata successiva con l’arrivo dei carabinieri. Protagonisti una giovane novarese e il fidanzato, di origine marocchina, con il quale aveva una relazione da un paio d’anni, che ora è a processo con l’accusa di rapina. In realtà la ragazza, davanti ai giudici, ha cercato, pur non negando la sequenza dei fatti, di dare una versione diversa anche perché “forse per ansia, forse per paura, ho ingigantito un po’ le cose; il nostro rapporto, dopo quei fatti, è migliorato”. Un rapporto, così è emerso, costellato di molti litigi tutti dovuti alla gelosia di lui; pare addirittura che qualche tempo prima lui le avesse “sequestrato” il cellulare per tre mesi. Sta di fatto comunque che la mattina successiva lei aveva chiamato i carabinieri raccontando di essere stata picchiata dal suo fidanzato che voleva impossessarsi del suo telefono. E quando i carabinieri erano arrivati a casa della giovane, avevano trovato lei con qualche escoriazione su una mano e su un braccio, e anche il padre che, a sua volta, aveva un segno sul naso. E proprio mentre i carabinieri erano nell’appartamento lui si è presentato chiedendole perdono per quel che aveva fatto ma avvertendola che comunque il cellulare l’avrebbe tenuto lui perché “doveva controllarlo”. Il processo proseguirà a marzo.