E’ scomparso a soli 52 anni il camerese Claudio Facchin, il tifoso azzurro ipovedente che andava al Piola seguendo le partite del Novara calcio attraverso il racconto degli amici in curva e le radiocronache di Radioazzurra.
Se ne andato Claudio Facchin un tifoso azzurro davvero speciale. Un improvviso malore lo ha portato via a soli 52 anni, lasciando da sola nella casa di Cameri la cara madre. Aveva lavorato come centralinista al Tesoro (oggi ragioneria territoriale di stato) fino allo scorso anno, dal 1° gennaio era andato in pensione e la passione per il Novara calcio si era fatta ancora più grande. Quando si dice “sentire l’azzurro sulla pelle”… per Claudio non era solo un modo di dire. Ammalatosi di retinite pigmentosa a 13 anni, arrivato a 20 era già peggiorato fino alla cecità. Un non vedente che si faceva portare allo stadio “perchè era diverso, più bello, avvincente, coinvolgente” ci aveva detto nella primavera scorsa, quando ha voluto incontrare anche me, insieme agli amici e colleghi della redazione di Radioazzurra. Non si perdeva una radiocronaca ed anche quando era al Piola, se poteva ascoltava la radio, che gli raccontava quello che lui comunque sapeva a suo modo vivere e sentire .
Dieci anni fa il suo accompagnatore principe, Antonio Pricoco lo aveva conosciuto in piscina a Cameri. Una parola tira l’altra e quando hanno scoperto di tifare Novara, Claudio ha manifestato il suo desidero di poter andare al Piola. Non era certo una richiesta, quasi un pensiero ad alta voce, ma Antonio non ci ha pensato un attimo “ti porto io!” e quando non c’era lui, ci pensava il fratello Pino.
Claudio aveva conosciuto tanti amici, in curva era come in famiglia, era diventavo il diapason che registrava tutte le vibrazioni del Piola. Percepiva le emozioni dei cuori azzurri, sentiva il refolo di vento che muoveva le bandiere, distingueva il rumore di un calcio al pallone per un cross, da un tiro secco in direzione della porta. Se non poteva sentire la radio, si faceva raccontare le azione dal vicino. Claudio è iscritto al Novara Club Cameri e questa estate con Antonio e Pino è andato alla grigliata organizzata dal Gruppo Provincia Alcolica; quando è tornato a casa era ancora più ubriaco d’azzurro.
L’altro giorno col numero della redazione su cui mandava i suoi commenti a fine partita, è partito un messaggio in bottiglia, per affidarlo alle onde di WhatsApp sperando che potesse arrivare da qualche parte, per portare il saluto dei tanti cuori azzurri che ha conosciuto. Quasi subito il telefono ha vibrato e per un momento ha prevalso l’idea che potesse rispondere e raccontare della nuova iscrizione al Novara Club Angeli del Paradiso. Ma a scrivere, parole commoventi di ringraziamento, è stata la sorella Elena, per abbracciare i tanti amici dello stadio ed i cronisti della radio che hanno accompagnato la sua passione.
L’ultimo viaggio di Claudio Facchin sarà martedì 18 settembre alle 15, presso la chiesa parrocchiale di Cameri, la cerimonia sarà preceduta dal Rosario dalle 14,40.