Il No al Pride caso nazionale. Nastri: “Provincia e Regione non hanno altro a cui pensare”, replica il parlamentare con altri esponenti novaresi di Fratelli d’Italia, in difesa di Canelli
«Gli organizzatori facciano pure il loro corteo. E’ un loro diritto e nessuno glielo toglie. Ma è altrettanto diritto di un’amministrazione comunale non voler essere parte di questa cosa. E’ vero che Provincia di Novara e Regione hanno dato il loro patrocinio, ma evidentemente non hanno altro a cui pensare». Non si è fatta attendere a lungo la replica del senatore Gaetano Nastri, che ha diffuso una nota firmata anche da altri esponenti di Fratelli d’Italia novaresi.
Il “no” al patrocinio per il Novara pride da parte del Comune ha ormai assunto le proporzioni di un caso nazionale: la notizia è rimbalzata su tutte le principale testate italiane, anche a causa delle reazioni di dura critica pervenute dal mondo della sinistra, su cui spicca quella di Daniele Viotti parlamentare europeo piemontese copresidente dell’Intergruppo LGBTI al Parlamento europeo, che ha annunciato la propria partecipazione alla manifestazione di Novara.
In difesa della scelta della giunta Canelli si leva la voce degli esponenti novaresi di Fratelli d’Italia. «Era scontato che la decisione dell’amministrazione comunale di Novara di non concedere il patrocinio al Gay Pride in programma il 26 maggio avrebbe suscitato la reazione della sinistra e dei soliti radical-chic. Fratelli d’Italia appoggia in pieno la scelta del sindaco Canelli», commentano in una nota congiunta il senatore Gaetano Nastri, il consigliere regionale Giuseppe Policaro e il gruppo consiliare di Fdi (Angelo Tredanari, Edoardo Brustia, Ivan Degrandis, Maurizio Nieli e Vittorio Colombi).
«Per noi di Fratelli d’Italia il problema non si poneva neppure – aggiunge Nastri – Il nostro partito difende la famiglia tradizionale, quella composta da padre, madre e figli. Il Gay Pride rappresenta, a nostro giudizio, una spettacolarizzazione di un modo di essere e quindi è legittimo essere contro questa spettacolarizzazione senza per questo essere tacciati di omofobia».
«Fratelli d’Italia è contro ogni discriminazione nei confronti degli omosessuali, delle lesbiche, dei transgender ma non per questo rinuncia ai propri ideali», conferma Policaro.