Intrighi vaticani al Castello: Gianluigi Nuzzi cattura i novaresi
Interessante e partecipato appuntamento al Castello a cura del Circolo dei Lettori, dove per la rassegna Estate Novarese al Castello, lo scrittore Gianluigi Nuzzi, ha parlato dei suoi libri-inchiesta dedicati agli intrighi ed ai misteri del Vaticano.
In una serata stranamente fresca per il periodo estivo ci ha pensato Gianluigi Nuzzi lo scorso lunedì 16 luglio, a scaldare la platea novarese in occasione dell’Estate novarese al Castello, in collaborazione con “Il Circolo dei Lettori”. Il saluto di Paola Turchelli direttore del Circolo dei Lettori di Novara, ha sottolineato il grande impegno nel raccontare e proporre cultura, di cui il Circolo è promotore e veicolatore. Nuzzi ha presentato la sua ultima fatica letteraria: Peccato originale pubblicato da Chiarelettere, a chiudere la quadrilogia di libro-inchiesta dedicate al Vaticano ed ai suoi segreti, con i tanti misteri e scandali che hanno colpito l’opinione pubblica. L’assessore all’Istruzione ed all’Educazione Valentina Graziosi, nella veste di giornalista, ha saputo moderare con quel giusto equilibrio femminile una serata davvero intensa.
Gianluigi Nuzzi ha catalizzato l’attenzione del pubblico, toccando i temi scottanti che coinvolgono il Vaticano: dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, alla pedofilia, mettendo il coltello dell’approfondimento d’inchiesta dentro le ferite aperte che ancora scuotono dalle fondamenta l’Istituzione Chiesa Cattolica. Un giornalismo di denuncia, che però non perde mai il senso della misura, apprezzato e ben costruito. Nuzzi nel suo equilibrio tutto milanese, si espone al pubblico con sobrietà linguistica, senza perdere mai di vista l’obiettivo da raggiungere, utilizzando un linguaggio crudo e preciso, facendo nomi, ma soprattutto cognomi, fatti e circostanze; con dovizia di dettagli e particolari. Le trame seguite dopo Vaticano Spa, sono Sua Santità e Via Crucis; in quest’ultima fatica i misteri si dipanano attraverso 350 pagine di sangue, soldi e sesso, che sono poi i tre filoni che uniscono il primo, all’ultimo paragrafo, da leggere tutto d’un fiato.
Nuzzi parla dei conti segreti, dei grandi misteri della finanza italiana (da Marcinkus allo Ior); racconta del Papa che ha fatto “la cosa più rivoluzionaria”, rinunciando al proprio pontificato. Nelle parole dello scrittore si legge ammirazione e stima per Papa Benedetto XVI, ma anche un po’ di timore per il coraggioso mandato dell’attuale papato, che “forse non avrà il tempo” di poter attuare quelle riforme, quei cambiamenti, che la Chiesa deve dare a se stessa se vuole sopravvivere: “I peccati di ieri bloccano i cambiamenti di Papa Francesco”.
Quei peccati inconfessabili sino a pochi decenni fa, i misteri ed i segreti, tutti racchiusi in quello che Valentina Graziosi definisce: “un libro scomodo”. Gianluigi Nuzzi parla del suo lavoro come di un viaggio, iniziato 10 anni fa, che lo ha portato anche ad affrontare un processo clamoroso proprio nello Stato del Vaticano, da cui è uscito prosciolto: “il primo processo celebrato in Vaticano in cui si contestava non il contenuto degli scritti, ma le modalità di acquisizione delle notizie”. Dati, numeri, cognomi, un lavoro immane ed immenso, fondato non sulla vanità editoriale ma per il gusto del racconto, la necessità della trasparenza, dalla quale proprio Santa Romana Chiesa dovrebbe saper ripartire, dopo più di 2.000 anni di storia non sempre cristallina.
Sevizio di Maria Rosa Marsilio
Il saluto di Gianlluigi Nuzzi al pubblico novarese