Qualche tempo dopo il trasloco si mette ad aprire gli ultimi scatoloni rimasti e in uno di questi trova la pistola, ma decide di disfarsene. Così la prende, la smonta e la getta in un cassonetto, come un rifiuto qualunque. Peccato che l’arma sia stata trovata dagli operatori ecologici, che hanno immediatamente avvisato i Carabinieri. Così quel gesto superficiale è costato una denuncia al 76enne che l’ha compiuto.
L’improvvido possessore dovrà giustificare alla Magistratura non solo il fatto di avere cambiato la propria residenza e, di conseguenza, il luogo di regolare detenzione dell’arma senza averne dato alcuna comunicazione alle autorità competenti, ma anche e soprattutto il perché abbia deciso di disfarsi dell’oggetto con modalità così “inconsuete”.
La singolare vicenda arriva dalla vicina provincia di Vercelli. I Carabinieri l’hanno resa nota soprattutto per ricordare “a tutti i cittadini che l’acquisto e la detenzione di un’arma costituisce una grossa assunzione di responsabilità soggetta a specifiche norme di legge, che hanno lo scopo di mantenere sotto il controllo dell’Autorità Pubblica i titolari dell’arma ed i luoghi di custodia. In caso di smarrimento o furto di armi o parti di esse, così come nel caso di rinvenimento, occorre farne immediata denuncia al più vicino comando dell’Arma o Ufficio di Pubblica Sicurezza. Inoltre, quando si ritenga di volersi disfare di un’arma, che sia essa legalmente detenuta o che sia stata ereditata o rinvenuta all’interno di una casa già abitata da un parente deceduto, si raccomanda di non gettare l’arma in un fiume, nel cassonetto anche smontata o tagliata a pezzetti ecc.., si rischia – sottolineano – che questa possa finire nelle mani di delinquenti o di chi, incapace di maneggiarla, potrebbe procurarsi o procurare a terzi delle lesioni, anche estremamente serie e, non ultimo, di esporsi a rilevanti guai giudiziari. Contattate le Forze di Polizia che procederanno ad acquisirla direttamente presso la vostra abitazione e ad attivare l’iter corretto per il suo smaltimento”, concludono i militari.