Grazie al finanziamento della Fondazione Comunità del Novarese, la Biblioteca di Galliate, coordinata dall’assessore alla cultura Flora Ugazio, sta per avviare un’importante operazione di valorizzazione del Fondo Antico. Uno dei tesori di Galliate, la collezione di diverse migliaia di libri alcuni dei quali risalgono al 1480, verrà valorizzato ed esposto al pubblico in occasione di Expo.
“Abbiamo partecipato al bando della Fondazione finalizzato alla valorizzazione dei beni culturali ed artistici – spiega il Sindaco Davide Ferrari – La nostra proposta era quella di digitalizzare parte del fondo antico della Biblioteca per promuoverlo nel corso di Expo 2015“.
Un fondo che ha una storia per raccontare la quale bisogna ripercorrere gli ultimi due secoli e mezzo.
Nel 1800 un vecchio sacerdote di Galliate, don Gaspare Tadini, al momento della sua morte, decise di donare i suoi libri (migliaia) alla Fondazione della scuola materna di Galliate. La leggenda narra che don Gaspare venne accusato di molestie nei confronti di altri seminaristi. Per questo motivo, fuggì dall’Italia e si rifugiò in Francia. Prima di morire, lasciò 5000 libri, tra cui alcuni molto rari, come patrimonio per Galliate.
“Fino a questo momento, questi libri hanno occupato un’intera torre del Castello – continua Ferrari – E’ arrivato il momento di tirarli fori e di restituire loro il valore che meritano. Quale occasione migliore di Expo? I volumi più preziosi verranno digitalizzati e resi disponibili in rete: sarà una nuova forma di turismo esperienzale come momento di accoglienza di Expo. Per questo stiamo lavorando affinchè Galliate, con questa iniziativa, ma non solo, venga inserita nel portale a cui avranno accesso coloro che vorranno uscire dai padiglioni e guardarsi intorno, visitando posti caratteristici e suggestivi nell’ambito di una nuova esperienza culturale e turistica. Chi sceglierà Galliate potrà, da remoto, vedere alcune pagine di questi libri e poi toccarli con mano al Castello, dove abbiamo liberato due sale che ospiteranno mostre a rotazione di questo fondo antico“.
E’ già da tempo iniziato il lavoro di ricerca e di selezione dei volumi: “Abbiamo un elenco scritto a mano, un indice sulla base del quale cercheremo di scovare i testi attinenti al cibo e alla tecnica nei secoli per creare un percorso integrato con i temi di Expo“.
Tra questi, 300 volumi risalgono agli anni compresi tra fine ‘400 e i primi del ‘500. Il più vecchio è del 1480. Alcuni sono in ottimo stato di conservazione e potranno essere agevolmente consultati alla presenza del personale della Biblioteca.