Per Confartigianato del Piemonte Orientale parte attiva nella questione, l’abolizione del registro LIA favorirà le imprese delle province di Novara e Vco che operano oltre il confine elvetico.
Meno burocrazia per le imprese artigiane che lavorano in Canton Ticino
Con sentenza del Tribunale cantonale amministrativo, la vicina Svizzera italiana cancella il registro LIA, istituito con una legge sulle Imprese artigianali che tante difficoltà aveva creato alle imprese italiane che lavorano nel cantone. “Nella propria sentenza del 27 febbraio scorso – spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale – il Tribunale cantonale amministrativo, accogliendo due ricorsi presentati dalla Commissione federale della concorrenza, ha stabilito che la Legge sulle imprese artigianali è lesiva della Legge federale sul mercato interno” così il Dipartimento del territorio è stato incaricato di intraprendere i passi necessari all’abrogazione della normativa. Dalle ultime informazioni, sembra che in materia dovrà ora esprimersi il Parlamento. La decisione conferma la correttezza delle segnalazioni che proprio Confartigianato aveva posto sul tema, negli appositi tavoli istituiti per le trattative fa Italia e Svizzera verso elementi critici presenti nella legge LIA. L’abolizione del registro è faciliterà le imprese artigiane italiane che operano oltre confine, molte quelle ad esempio nel Vco ed e nella parte settentrionale della provincia di Novara, rammentando che che per le attività di servizio rese su tutto il territorio elvetico, vige l’obbligo di apertura partita iva svizzera per chi supera un volume d’affari complessivo oltre ai 100.000 Franchi annui.