“Mezzi degradati, studenti ammassati”: è quanto riportato dai diversi striscioni appesi ad alcuni istituti scolastici della città di Novara dagli studenti del Blocco studentesco novarese che, questa settimana, ha iniziato un percorso di protesta nei confronti degli enti e delle aziende che hanno a che fare con il trasporto pubblico cittadino.
“La situazione è peggiorata ulteriormente rispetto al passato – spiega il coordinatore Alessandro Pessina – Anche durante gli altri anni scolastici gli studenti hanno registrato concrete difficoltà nel prendere i mezzi per tornare a casa da scuola, specialmente in quelle fermate dove il bus arriva già praticamente pieno. Quest’anno è anche peggio: abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni da parte dei ragazzi tra cui ce ne sono molti che non riescono a prendere il pullman. Sono fortunati se qualcuno può venire a recuperarli, a volte rimangono a piedi”.
I motivi della protesta? “Il motivo di questa azione – spiega il movimento – è l’incapacità della società Sun di fornire un servizio di trasporti pubblici adeguato. A causa dello scarso numero di mezzi e il grande numero di persone che sfruttano questo servizio, pur pagando un biglietto o un abbonamento, non sempre gli studenti riescono ad usufruire dei mezzi. Anche salendo sull’autobus i disagi rimangono, in quanto gli studenti si ritrovano ammassati sull’insufficiente numero di mezzi presenti in città”.
Non solo striscioni: “Abbiamo già contattato la Provincia – conclude Pessina – ma non ci fermiamo qui. La questione è seria e va risolta: non è possibile andare avanti con un disservizio così pesante”.