Sul funzionamento delle slot machines è di nuovo marcia indietro da parte del Comune di Novara che amplia, e non di poco, gli orari di accensione delle macchinette attraverso l’ennesima ordinanza dell’estate 2017.
Se da una parte, infatti, il Tar ha respinto il ricorso di alcuni esercenti novaresi che si erano opposti alle delibere della giunta Ballarè (nove ore di accensione totali), l’amministrazione Canelli emette i nuovi orari: dalle 11 all’1 il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica, e dalle 11 alle 2 il venerdì, il sabato e i prefestivi infrasettimanali. Fino a ben 15 ore di apertura consecutive per le slot machines della città di Novara…
Dal 21 agosto, quindi, il nuovo provvedimento sarà attuativo, in controtendenza rispetto all’ultima decisione del Tribunale amministrativo.
“Diversi operatori del settore del gioco pubblico – sale pubbliche da gioco e sale vlt, esercizi di somministrazione e rivendite di tabacchi – hanno rappresentato all’Amministrazione comunale, nel corso di diversi incontri, notevoli difficoltà nella conduzione delle rispettive attività a seguito della drastica riduzione degli orari di funzionamento degli apparecchi gioco disposta con la più volte citata ordinanza sindacale n. 346/2016 – si legge nell’ordinanza – in particolare, si riferisce, le 9 ore di apertura previste per il funzionamento degli apparecchi gioco con vincite in denaro risulterebbero eccessivamente limitate e non proporzionate alla necessità di garantire condizioni tali per per poter consentire l’esercizio dell’attività, comportando una riduzione, anche drastica dei ricavi, a fronte di costi di natura fissa che rimarrebbero invece invariati (quali ad esempio, l’affitto dei locali, i salari dei dipendenti, i costi dei servizi, …) che, con il consolidamento degli effetti dell’ordinanza impugnata finirebbero con l’avere conseguenze negative sui livelli occupazionali e comportare il rischio di chiusura degli stessi esercizi;
“E’ compito dell’Amministrazione comunale contemperare gli interessi contrapposti che vengono a concretizzarsi nelle diverse situazioni da disciplinare, attraverso una ponderata valutazione degli stessi prevedendo una fascia oraria di funzionamento degli apparecchi gioco con vincita in denaro che, nel rispetto delle disposizioni normative in materia, consenta comunque di tutelare l’accresciuta esigenza sociale di protezione delle fasce più deboli maggiormente esposte al fenomeno della ludopatia, tenendo comunque in considerazione l’esigenza di sostenere le attività economiche stanziate sul territorio comunale garantendone condizioni che ne consentano lo svolgimento e lo sviluppo”
Una “novità” inattesa, quest’ultima ordinanza che stride fortemente con l’ultima sentenza del Tar.
Il gioco d’azzardo costituisce, anche sul territorio del Novarese, una piaga che colpisce diverse fasce d’età, senza troppa distinzione dei ruoli sociali o professionali. In aumento coloro che si rivolgono al Gap dell’Asl dove vengono trattati i numerosi casi di ludopatia.