A Novarello Charly Ludi ha ufficialmente presentato Daniele Buzzegoli. Il centrocampista fiorentino classe 1983 si è allenato con la squadra toscana della Lastrigiana ed è pronto per riprendere in mano la regia della squadra azzurra.
Daniele Buzzegoli si riaffaccia ufficialmente sulla piazza azzurra e non certo da “figliol prodigo” perchè come ha raccontato, due anni fa ha scelto lui di provare altre esperienze (per altro positive), per cui tornare a Novara è stato solo un “di cui” che gli consente ora di riabbracciare una seconda famiglia. “Questa per noi è un’operazione che ha sia valore tecnico che psicologico – ha spiegato il ds Carlalberto Ludi nella conferenza di questo pomeriggio a Novarello – Volevamo il calciatore ma anche l’uomo, così otterremo le sue indubbie capacità tecnico tattiche, ma pure la sua leadership in campo e fuori, soprattutto per guidare e far ulteriormente crescere i nostri bravissimi giovani”.
Un rientro all’ombra della Cupola, tardato solo di qualche mese, vissuto però con non poco rammarico. “Il giorno dopo la chiusura del mercato è stato proprio difficile – ricorda Buba – altri al mio posto ed alla mia età, avrebbero magari valutato l’idea di smettere, ma io mi sento ancora un calciatore al 100%, che arrivava da un campionato di B vinto a Benevento e l’anno scorso da 38 presenze con 3 reti con L’Ascoli. Sto benissimo e sentivo che non era il momento di smettere, anche perchè non vi nascondo, che speravo e un po’ sapevo, che l’opzione Novara non era affatto tramontata”.
Per questo Daniele Buzzegoli, fiorentino classe 1983′, tre volte a settimana ha indossato le scarpette bullonate e per 4 mesi ha messo tutta la voglia di non mollare nella borsa, per andare ad allenarsi al campetto con i ragazzi del suo paese. “Devo ringraziare di cuore la squadra della Lastrigiana – spiega Buzzegoli – vi assicuro che ho avuto di più di quanto abbia dato” perchè in cambio di una condizione mantenuta su buoni livelli, il tecnico e geometrico centrocampista tornato in azzurro, ha regalato consigli ed esperienza a dei ragazzi che ora potranno far fruttare nel campionato di Eccelleza toscana.
Buba è davvero in discrete condizioni “mi manca solo il ritmo partita”, ma soprattutto è motivatissimo, almeno quanto Pablo Gonzalez? che ha riabbracciato fraternamente da un paio di settimane. “Parlare delle sue motivazioni non ha senso, lui ha voluto ancora più di me questo ritorno, perchè Novara è la sua vita. Lo vedo strafelice e vedrete che ci metterà pochissimo a dimostrare ciò che vale ancora”.
Bene per il Cartero, ma il resto del gruppo? “La squadra ha un ottima cultura del lavoro e sta applicandosi bene. All’atto pratico credo siano mancati solo i punti e nel girone di ritorno dovremmo andare a prenderceli”. Sta imparando a conoscere tutti i compagni, in particolare i giovani, e comunque lo stesso Viali, ma il fatto che il mister abbia voluto fortemente Buba e che questi lo abbia seguito con attenzione per l’affetto che lo lega al Novara, sembrano premesse più che sufficienti su cui costruire un rapporto di collaborazione e fiducia. “L’approccio è stato molto buono e la cosa non mi sorprende – spiega Buzzegoli – perchè osservando la squadra da distante, sapevo cosa trovavo: organizzazione, grande cultura del lavoro ed applicazione. Adesso è il momento di dare concretezza al gioco passando dai risultati” Si ma come? “Vanno bene le prestazioni, ma quello che contano sono i punti, e soprattutto in questa categoria bisogna imparare a prenderseli con le unghie e con i denti, anche al di sopra delle prestazioni”.
Buba per ora si è preso il numero 36, ma lui stesso dice “vedremo cosa succederà” lasciando intendere che da qui alla fine del mercato, qualche altra maglia (pesante) potrebbe liberarsi e la regia del centrocampo azzurro potrebbe presto tornare nella responsabilità di un vero numero 10 che tanto è mancato al Novara negli ultimi due anni.