Rifiuti, tariffazione puntuale a Pernate: esperimento riuscito. Moscatelli: “Continueremo per altri sei mesi per mettere a regime un sistema da estendere ad altre tipologie di quartiere”
“La raccolta è stata soddisfacente; i dati ci confortano e ci danno ragione nel continuare: la raccolta differenziata è aumentata di 29mila chilogrammi mentre l’indifferenziata è diminuita di 102mila chili”. Così l’assessore Silvana Moscatelli nel presentare i numeri a conclusione dell’anno di sperimentazione della raccolta puntuale avviata nel giugno dell’anno scorso nel quartiere di Pernate. “Un notevole salto di qualità che ci fa riflettere e continuare su questa linea”. Qualche punto critico, nel corso della sperimentazione, è emerso: “dalle piccole criticità, che abbiamo risolto, a quelle che sono rimaste cui daremo una risposta, come ad esempio il problema dei cassonetti grossi per i condomini che, al momento del ribaltamento nei camion, andavano a toccare le antenne di rilevamento. Soluzioni? Posizionare cassonetti calibrati sul numero delle unità abitative e consegnare a tutti i sacchetti che permettono l’identificazione dell’utente. Per quanto riguarda le dimensioni di questi sacchi, che sono da 120 litri, è emerso anche il problema della loro eccessiva capienza per alcuni nuclei familiari con pochi componenti. Per ovviare a questo problema pensiamo di diminuire la capienza, sui 60-62 litri. Qualche problema poi è arrivato dalla suddivisione del territorio in microzone”. A fronte di queste problematiche, che sembrano essere decisamente superabili, lunga è la lista dei benefici: “innanzitutto – sottolinea l’assessore Moscatelli – sotto il profilo ambientale, e quindi della qualità della vita; quindi il contenimento dei costi di un servizio destinato a lievitare nel tempo; e infine, ma non da ultimo, maggior controllo sul comportamento, più responsabilizzazione per il cittadino, un maggior controllo dell’anagrafe tributaria. Qualcuno infatti utilizzava il servizio senza pagare e con questo sistema è stato individuato”. Per il capitolo “costi e risparmi”: “alla fine del mese di aprile le spese complessive in conto esercizio (trasporti e servizi, telefonia, sacchi, materiale informativo, sono state pari a 31mila 710 euro; ma negli anni successivi, senza più la necessità di campagne informative e servizi di trasporto e assemblaggio, il costo, limitatamente al quartiere di Pernate, dovrebbe essere pari a circa 6mila euro; le spese per investimenti (kit automezzi, calotte, contenitori) sono pari a 72mila euro che generano un costo annuo di 12mila euro, considerato l’ammortamento in sei anni. Si deve però tener conto che le attrezzature collocate sui mezzi di raccolta sono attualmente utilizzate al di sotto delle potenzialità, in quanto la raccolta è limitata a un solo quartiere”. Infine “l’incremento nella raccolta della frazione organica comporta un aumento di costo per il trattamento pari a circa 700 euro”. Risultati comunque tali per cui “l’amministrazione comunale – ha concluso Moscatelli – intende continuare per altri sei mesi perché con i correttivi per superare le criticità parziali dovremo mettere a regime un sistema che potremo poi estendere ad altre tipologie di quartiere”. Visto che la sperimentazione ha dato buon esito, perché non partire subito con altri quartieri? “Vogliamo mettere a regime un sistema di qualità – risponde l’assessore – che non vada ad incidere né sul cittadino né sull’amministrazione comunale”. Alla conferenza, prima uscita ufficiale dopo la commissione consiliare, ha presenziato il neo assessore Marina Chiarelli.