Risicoltori piemontesi in difesa del riso italiano. Quasi mille al Teatro Civico di Vercelli alla vigilia del Consiglio dei Ministri Ue dell’Agricoltura
Risicoltori e imprenditori agricoli da tutto il Piemonte al Teatro Civico di Vercelli per “Riso, futuro, verità”. I direttori di tutte le federazioni provinciali con il presidente regionale di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, e il delegato Confederale si sono trovati a Vercelli, patria della risicoltura italiana per difendere, alla vigilia del Consiglio dei Ministri Ue dell’Agricoltura, il comparto su cui, sempre di più, pesano le importazioni incontrollate da Cambogia e Myanmar. E’ stata l’occasione per lanciare, per la prima volta in Piemonte, il trailer del documentario “Rice to love”, realizzato da Coldiretti Piemonte con il giornalista Stefano Rogliatti, che denuncia la realtà dei Paesi che fanno concorrenza sleale al riso italiano e per fare una panoramica sul comparto a livello regionale con l’Assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero. “Fermare immediatamente le agevolazioni concesse sulle esportazioni di riso in Europa alla Cambogia e alla Birmania per le violazioni dei diritti umani– ha detto Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella – Nell’ultimo anno, sono arrivati 22,5 milioni di chili di riso nonostante l’Italia sia, in Europa, il primo produttore con 1,50 milioni di tonnellate pari a circa il 50% dell’intera produzione continentale”. “Il Piemonte – ha ribadito Dellarole – rimane la regione italiana con i numeri maggiori a livello produttivo con 117 mila ettari, 8 milioni di quintali di produzione e quasi 1900 aziende e questa situazione già da troppo tempo compromette il futuro di numerosi imprenditori risicoli”. “Nonostante le accuse, Cambogia e Birmania– hanno sottolineato Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – godono tuttora da parte dell’Unione Europea del sistema tariffario agevolato a dazio zero per i Paesi che operano in regime EBA (tutto tranne le armi). Il risultato è che il regime preferenziale di scambi ha consentito ai due Paesi di far crescere vertiginosamente le esportazioni di riso verso l’Ue (da circa 9mila tonnellate del 2012 a 360mila nel 2017)”. Ora la Commissione Europea ha riconosciuto il danno economico dovuto ai volumi di importazioni di riso e le violazioni dei diritti umani che giustificano l’attivazione della clausola di salvaguardia e lo stop alle agevolazioni a dazio. La decisione finale dovrà, però, essere presa nei prossimi giorni a Bruxelles dove oggi, lunedì 19 novembre, si tiene il Consiglio Agricoltura dell’UE al quale parteciperà il Ministro italiano Gian Marco Centinaio.