Una rete territoriale che assuma la stessa autorevolezza di quella ospedaliera. Questa la sfida lanciata dall’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, nella sua comunicazione sul nuovo piano dell’assistenza territoriale presentato ieri al Consiglio regionale.
«Un nuovo assetto – spiega il consigliere Regionale Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità – che ridisegna servizi e funzioni intorno ai Distretti: luoghi dove la domanda sanitaria si incontra con quella socio-assistenziale così da prendere in carico il cittadino in modo globale».
Razionalizzazione e rinnovamento mettendo al centro i cittadini-pazienti in coerenza con la riforma del sistema ospedaliero, garantendo continuità assistenziale, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione impropria anche grazie l’istituzione delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e le unità complesse di cure primarie (UCCP).
«La road map è pronta – aggiunge Rossi – ora l’assessore avvierà un intenso confronto con la Commissione così come con i rappresentanti degli operatori della sanità, i sindacati, le conferenze dei Sindaci delle Asl per arrivare entro giugno a una delibera di Giunta».
Una programmazione partecipata per tener conto delle specificità di ciascun territorio, in particolari quelli montani o a scarsa densità abitativa, che toccherà anche Novara, dove l’assessore arriverà i primi di maggio per verificare la situazione attuale e delineare nuove prospettive, dopo aver raccolto istanze e indicazioni per perfezionare la pianificazione.