Stop Euro 3, a Novara al momento nessun blocco. Si lavora all’ordinanza. Canelli: “obiettivo minimizzare l’impatto negativo su determinate categorie di persone”
Stop alla circolazione dei veicoli disel Euro 3: a Novara al momento nessun blocco. E il motivo di questa necessaria riflessione prima di adottare un provvedimento lo spiega il primo cittadino. “Penso che questa misura colpisca in maniera iniqua e d eccessiva tutta una serie di categorie di persone che non possono permettersi di cambiare l’auto quando vogliono. Penso ad esempio agli anziani, a persone o famiglie a basso reddito, ad artigiani, piccoli imprenditori che utilizzano i loro autocarri come beni strumentali per svolgere la loro attività quotidiana; ma penso anche a tutti quelli che si devono recare in ospedali, pubblici o privati, ai disabili, categorie tutte che vengono ingiustamente limitate e danneggiate da un provvedimento che di fatto ha un’incidenza irrisoria sugli obiettivi prefissati, ovvero il miglioramento della qualità dell’aria. E a fronte di ricadute irrisorie ci sono gravi e pesanti ricadute sulla qualità della vita di tante persone”.
Proprio per questo motivo l’ordinanza, a Novara, non è ancora in vigore. “Ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario – conferma Canelli – per individuare e delineare le deroghe che consentano di minimizzare l’impatto negativo su queste categorie di persone. Il che significa che stiamo studiando, così come hanno fatto altri comuni interessati dai provvedimenti, deroghe specifiche a favore di anziani, di famiglie e persone a basso reddito e di lavoratori che svolgono attività nei settori legati a manutenzione o piccoli imprenditori che utilizzano l’auto per portare a casa la pagnotta quotidiana, disabili e persone costrette a spostarsi per raggiungere strutture sanitarie”. Tempi per l’entrata in vigore dell’ordinanza? “Non prima della fine di ottobre – spiega il primo cittadino – anche perché la Regione nello schema di ordinanza da adottare ha previsto che i comuni interessati intervengano “nel più breve tempo possibile”. Quindi “sicuramente faremo l’ordinanza ma ci prenderemo tutti il tempo necessario per approfondire questi aspetti anche perché molto spesso la fretta è cattiva consigliera. E’ già capitato che alcuni comuni intervenuti subito abbiano poi fatto marcia indietro. Senza considerare poi che vi è anche un non trascurabile aspetto che è quello relativo a tutti i provvedimenti organizzativi e di controllo che vanno approntati”.