“StraWomen 2018”, una corsa corso la violenza sulle donne. La tappa novarese del tour sabato 24 novembre
Una violenza, quella sulle donne, che si consuma molto spesso nell’ambiente dove, per antonomasia, ci dovrebbe essere la massima protezione; ovvero tra le mura domestiche. E molto spesso chi insulta, minaccia, picchia è la persona nella quale si era riposta la massima fiducia, quella che avrebbe dovuto “rispettare” la compagna per tutta la vita. Una violenza che, nonostante l’attivazione di numerosi strumenti e organismi, resta ancora un grosso problema A bloccare le donne nel denunciare maltrattamenti e violenze spesso è la paura ma anche la vergogna. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, l’associazione sportiva “Italia Runners” promuove in diverse città la manifestazione podistica “StraWomen”, corsa, o camminata, non competitiva aperta a tutti, bambini compresi, il cui scopo è quello di sensibilizzare l’attenzione dell’opinione pubblica proprio sul problema della violenza sulle donne che troppo spesso rischia di rimanere nell’ombra e di balzare alla ribalta delle cronache solo quando, la violenza, si trasforma in omicidio. A Novara la “StraWomen” si correrà il 24 novembre. “La corsa – dice l’assessore Marina Chiarelli – rappresenta del resto la “fuga” e la libertà dalla prigione nella quale le donne maltrattate si trovano”. Un ringraziamento, dall’amministrazione comunale, a Sandro Negri “che ha dimostrato grande sensibilità e che ha fatto da tramite tra l’amministrazione e l’associazione promotrice per poter portare questo messaggio di solidarietà anche nella nostra città”. Alla manifestazione aderisce anche l’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità. “La nostra realtà – spiega la dottoressa Edit Shahi, dirigente medico della direzione sanitaria dei Presidi ospedalieri e referente aziendale del Gruppo vittime di violenza – lavora in sinergia e coopera con la rete impegnata sul fronte della difesa delle donne maltrattate, rete costituita dal Dipartimento delle pari opportunità della Provincia, dal Comune quale Centro anti-violenza provinciale, dall’Asl Novara, da associazioni di volontariato, forze dell’ordine e autorità giudiziaria. L’Azienda è da sempre particolarmente attenta alle donne: lo dimostra l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili ed è stata infatti premiata con l’assegnazione del “bollino rosa” da parte dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna”. L’Azienda inoltre, sempre per la prevenzione e la gestione della violenza di genere, ha istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare che si impegna a preparare e a fornire agli operatori sanitari gli strumenti adeguati per gestire i casi di violenza nel modo più efficace. “Nonostante la sua dimensione – commenta la dottoressa Shahi – la rete a sostegno della donna vittima di abusi è ancora poco conosciuta rispetto all’estensione della violenza”.