Studentesse canta-storie in asili e case di riposo, grazie al progetto Un sasso nello stagno, che propone anche un percorso sul mito e la Slam poetry per i ragazzi delle superiori
Dal 4 aprile al 20 maggio 18 studentesse dell’istituto Ravizza leggeranno fiabe e racconti ai bimbi dell’asilo e in due case di riposo della città. Si chiama “Io amo leggere” l’iniziativa promossa dall’associazione Muse nell’ambito del progetto “Un sasso nello stagno”, pensato per avvicinare giovani e non alla lettura. Le 18 studentesse, del 3° e 4° anno dell’indirizzo socio-sanitario del Ravizza, hanno seguito un corso di lettura ad alta voce con l’attrice Elena Ferrari: “Si sono messe in gioco e hanno spaziato fra grandi classici, come Dante e testi più comici e poetici, più vicini al loro mondo. Questo è ciò che porteranno nei vari luoghi che andranno a toccare, con uno scambio di esperienze e di vissuto”. Gli Enti che ospiteranno le giovani lettrici nelle prossime settimane sono otto asili nido comunali, lo spazio gioco “Il Melograno”, le Scuole dell’infanzia “Carboni”, “Maria Ausiliatrice” e “Sacro Cuore”, la “Pia Casa della Divina Provvidenza” e la Casa di giorno “Don Aldo Mercoli”.
Una seconda iniziativa è il percorso letterario sul tema “Il Mito. Modernità e Creatività” in collaborazione con il Circolo dei Lettori, che sarà condotto dalla libroterapeuta e psicoterapeuta Rachele Bindi e che “è frutto della richiesta stessa degli studenti che, dopo aver fatto una prima esperienza nel 2017, hanno chiesto di poter approfondire la tecnica libroterapica – spiega Elena Monfalcone presidente dell’associazione Muse – e di affrontare il tema del mito con un’ottica meno scolastica”. Al percorso hanno aderito diciotto studenti di quattro diversi istituti scolastici novaresi: ITE “Mossotti”, ITI “Omar”, Liceo scientifico “Carlo Alberto” e Liceo scientifico “Antonelli”.
Infine l’innovativo laboratorio di “Slam Poetry”, nato da un’idea della studentessa Isabella Roattino del Liceo scientifico “Carlo Alberto” e che si svolgerà in collaborazione con il Circolo dei Lettori. I ragazzi scrivono le loro poesie, anche in versi sciolti e liberi, che poi dovranno decantare in una vera e propria performance. Alla fine del percorso si terrà una competizione in cui ogni poeta performerà una sua poesia di fronte ad una giuria di tre persone. In base ai loro giudizi sarà deciso un vincitore. “I ragazzi ci hanno chiesto degli spazi per poter mettere in atto le loro performance – ha commentato Paola Turchelli, responsabile del Circolo dei lettori – e noi siamo ben lieti di ospitarli per queste iniziative”. “Si tratta di proposte culturali di grande valore, con ricadute positive sulla cittadinanza, a partire dai più giovani – ha concluso il sindaco Alessandro Canelli – per cui abbiamo scelto di dare continuità a questi progetti, partiti con la precedente amministrazione”. Un sasso nello stagno è alla sua seconda approvazione dopo che ha ricevuto un contributo da Fondazione Cariplo, la presente edizione è finanziata da Compagnia di San Paolo all’interno del bando “Valorizzazione dei patrimoni culturali”.