Sottoscritta la preintesa per la contrattazione decentrata dei dipendenti del Comune di Novara. Dopo le polemiche e le tensioni intercorse tra il sindacato Cgil e l’amministrazione comunale (con le dichiarazioni dell’assessore al Personale Federico Perugini), le osservazioni effettuate “dalla FP CGIL e dalle RSU, sono state integralmente recepite. A partire dall’intervento correttivo sul rispetto degli equilibri nei fondi, come definiti dall’impianto normativo del contratto 2013, che ha portato nei fatti ad un incremento delle cifre destinate alla produttività generale di oltre 7.000 euro, fino al ripristino della formulazione dell’art 14, che include nuovamente anche gli incentivi sulle sponsorizzazioni tra quelli su cui effettuare le correlazioni tra retribuzione di risultato delle Posizioni organizzative e incentivazioni previste da specifiche disposizioni di legge; elementi, questi, agli effetti pratici forse non particolarmente significativi, ma molto importanti, in via di principio, perché hanno ridato il giusto valore alla contrattazione, seppure effettuata con i ritardi che avevamo denunciato”.
In ritardo, sì, ma, continuano i sindacati, “prendiamo atto che a questo risultato si è giunti anche grazie ad una assunzione di responsabilità, tra le parti, che ha portato a far prevalere gli interessi generali alle singole e diverse posizioni. Ci rammarica constatare che questa assunzione di responsabilità non sia stata unanimemente condivisa dalle organizzazioni sindacali e che l’atteggiamento irresponsabile del CSA abbia invece determinato, nella contrattazione, una situazione assolutamente imbarazzante dove interessi particolari di pochi sono stati invece anteposti a quelli della collettività dei dipendenti. Nonostante, questo l’accordo è stato comunque raggiunto”.
Il raggiungimento dell’accordo di contrattazione decentrata, “rappresenta però un unico e parziale tassello delle difficoltà in cui versano, da tempo, le relazioni sindacali in Comune di Novara. Il percorso di informazione e condivisione con i dipendenti che la FP CGIL ha intrapreso sulla microstruttura, per un metodo non condiviso e non condivisibile nella gestione, sino ad ora, della discussione da parte di Amministrazione e Delegazione
trattante di parte pubblica, continuerà. A partire dalla raccolta e dalla sintesi delle osservazioni di merito emerse dal confronto con i dipendenti e dalla loro sottoposizione all’attenzione dell’Amministrazione, nel pieno rispetto del mandato che l’assemblea dei lavoratori ci conferirà”.