Corsi e ricorsi calcistici: 19 giugno 1938, quel pomeriggio delle due finali…azzurre
84 anni fa, mentre il Novara giocava lo spareggio contro l’Alessandria, che valeva il ritorno in serie A, la Nazionale di Silvio Piola vinceva il suo 2° titolo mondiale.
Il 19 giugno 1938 il destino degli azzurri “nazionali” e degli azzurri “novaresi” camminò parallelo. Quel pomeriggio così particolare, dopo 84 anni esatti, è un frammento di storia dimenticato, che per la sua peculiarità, vale la pena di ricordare, anche per altri “incroci” fra i colori azzurri novaresi e della nazionale, a cominciare dalla quasi perfetta identità delle rispettive maglie. Non va infatti dimenticato, come viene riferito nel libro “Novara cento avventure” di Gianni Romeo, che il Novara quando comunicò alla Federazione i colori sociali azzurri, venne subordinato l’assenso all’adozione di colletti e polsini bianchi, per non confondere la propria tenuta con quella della Nazionale.
L’Italia quel giorno, alle ore 17, scese in campo per disputare a Parigi la finale di Coppa del Mondo contro l’Ungheria. Il Novara alle ore 16.30, doveva affrontare allo stadio Filadelfia di Torino l’Alessandria per la seconda partita del girone di qualificazione di serie B. Non erano bastate 32 giornate di campionato per decretare le due squadre destinate alla promozione in serie A, in una competizione a 17 squadre. E’ stato senza dubbio uno dei tornei cadetti più avvincenti della storia: ad una giornata dal termine questa era la graduatoria: Alessandria 43, Novara e Modena 41. I grigi ospitavano i novaresi, mentre il Modena riceveva il Verona. Il Novara vinceva ad Alessandria di misura (1-0) con un rocambolesco gol di Otello Torri di testa alla mezzora del primo tempo, mentre i modenesi si imponevano per 2 a 1 sul Verona.
Domenica 12 giugno nella prima partita di spareggio il Modena superava per 3 a 0 l’Alessandria a San Siro. La pesante sconfitta collezionata dai grigi, confermava la flessione di forma registrata dall’Alessandria nel finale di campionato. Per cercare di ritemprare le forze, mister Cattaneo portava i giocatori in ritiro ad Ivrea. Quell’ultima domenica di primavera un treno speciale aveva accompagnato i tifosi azzurri a Torino. Più di un sostenitore novarese si era attrezzato con un megafono per rendere più squillante il proprio incitamento, mentre sul fronte opposto molti alessandrini si erano dotati di “raganelle”.
Il Novara doveva rinunciare all’ultimo istante al terzino Bonati indisposto, mentre l’Alessandria lasciava a riposo il laterale Caligaris. L’ Alessandria nei primi minuti, cercava di imporre un ritmo sostenuto ma gli azzurri contenevano la pressione avversaria con ordine. Al 17′ si rompeva l’equilibrio della gara: Mornese su punizione serviva un pallone al centro dell’area, sul quale si avventava di testa Mariani, che indirizzava nell’angolo basso della porta: 1-0. I grigi reagivano e si rendevano pericolosi con Robotti, mentre Piola (Paolino), falliva una facile occasione per il raddoppio. Al 34′ con un tiro da lontano, Ghidini sorprendeva Caimo, ma la sfera colpiva il palo. Trascorrevano due minuti e giungeva il raddoppio azzurro: Torri si involava e serviva Piola, che sferrava un tiro rasoterra angolato che superava Ceresa: 2-0. L’Alessandria avviava un pressing arrembante e disordinato. Ad minuto dall’intervallo, era ancora il Novara a passare: Versaldi lanciava Rizzotti, che scartava abilmente Turino e batteva sul tempo il portiere grigio in uscita: 3-0.
Scontata la trama della partita nella ripresa che vedeva l’Alessandria proiettata all’assalto della porta azzurra. Al 6′ i grigi realizzavano con un colpo di testa di Massiglia. La rete ringalluzziva gli alessandrini, tuttavia la retroguardia novarese reggeva l’onda d’urto avversaria. Caimo si rendeva protagonista di alcuni interventi strepitosi. Col volgere dei minuti, benché il ritmo dell’offensiva grigia fosse calato di intensità, ad un minuto dal termine l’Alessandria andava in goal con Parodi di testa, lesto a riprendere il pallone respinto in uscita da Caimo. Era l’ultima emozione della partita che sanciva il ritorno del Novara in serie A.
In virtù dei risultati maturati nelle prime due partite, la Federazione stabilì che la terza partita prevista a Brescia per domenica 26 giugno tra Novara e Modena non venisse disputata.
C’è però una vera chicca che riguarda quel pomeriggio di 84 anni fa, dove i destini della nazionale di Pozzo e quelli del Novara calcio, incrociarono il loro calendario. In ragione della contestuale disputa della finale di coppa del mondo infatti, allo stadio Filadelfia, vennero allestiti degli altoparlanti, per permettere al pubblico di avere nelle orecchie l’andamento della finale di Parigi. A sottolineare il prestigio raggiunto in quel periodo dal Novara ben 4 campioni del mondo del 1938, avrebbero proseguito a vario titolo la propria carriera con la maglia azzurra novarese: Silvio Piola, Pietro Ferraris, Piero Pasinati e Pietro Rava.