L’Expo milanese potrebbe trasformarsi nell’evento ideale per attivare percorsi formativi di educazione alimentare nelle scuole e non solo. E’ la proposta della senatrice Elena Ferrara che lancia la proposta a Palazzo Madama, parallelamente alla mozione di Leana Pignedoli, Vicepresidente Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare. “Serve maggiore consapevolezza della straordinaria varietà, tradizione, conformazione territoriale, produzione e lavorazione agroalimentare che il nostro Paese annovera. Unicità e patrimoni che devono contribuire alla nostra ripresa economica, in grado di ingenerare opportunità turistiche, commerciali e industriali. Possibilità che dobbiamo coltivare sostenendo ricerca e formazione. Cominciamo dalla scuola con percorsi sull’educazione al cibo in vista dell’Expo“.
Da qui la valorizzazione del Made in Italy. “Più saranno i consumatori consapevoli – spiega Ferrara – maggiori saranno i produttori trasparenti. Una regola di mercato, tanto semplice quanto efficace nella lotta alla contraffazione e a sostegno della tracciabilità. Comportamenti consapevoli, dunque, senza trascurare innovazione, tecnologia, ambiente e marketing territoriale. In questi giorni il Presidente del Consiglio si è recato in Cina: nel mercato più importante dell’economia mondiale il vino italiano compre solo il 6 per cento delle importazioni. Un margine di crescita incalcolabile per il nostro Paese. Tra meno di un anno – conclude la Senatrice – moltissimi rappresentanti della nazione che consuma più riso al mondo saranno in Italia per l’Expo: come immaginiamo di rappresentare la nostra impareggiabile produzione risicola, la qualità dei nostri piatti e la bellezza delle nostre risaie se neppure noi sappiamo distinguere l’Arborio dal Carnaroli?“.