È Salvatore Stentardo l’assassino di Ida Lagrutta 45enne novarese, vittima nel novembre 2011 della furia omicida del suo aggressore nel negozio Compro oro che gestiva in Corso Risorgimento.
Salvatore Stentardo, già in carcere per l’omicidio di Maria Rosa Milani di Oleggio, ha confessato di fronte agli inquirenti che gli contestavano fatti oggettivi. Tutt’ora in corso l’attività investigativa, come tengono a sottolineare il Pm Giovanni Caspani ed il sostituto Procuratore Ciro Caramore.
L’emissione ed esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere, dove Stentardo sta scontando l’ergastolo per il primo omicidio, è giunta al termine di anni di lavoro complesso, “un lavoro di squadra” continua il Procuratore Dodaro, “con le forze dell’ordine che riuscivano a collocare il soggetto nella zona dell’omicidio Lagrutta proprio nei momenti dell’esecuzione.” Indagini ininterrotte ed una pista battuta con solerzia anche in ambienti dove non è facile reperire informazioni. Parole per le famiglie delle vittime, “noi non dimentichiamo”, ma rivolte anche a coloro che si macchiano di questi orrendi crimini, come in questo caso.
Un soggetto, Stentardo, con notevole disponibilità economica frutto evidentemente di attività illecite. Il punto di partenza delle indagini dell’omicidio Milani ha portato gli investigatori a contestare questo secondo crimine, legato parrebbe ad una discussione sul profitto ed il lucro relativo ad un bottino portato da Stentardo al negozio Compro Oro di Corso Risorgimento. La donna è stata aggredita con un oggetto contundente non ancora identificato e lasciata esanime, morirà dieci giorni dopo senza avere ripreso conoscenza.
Le indagini tuttavia sono ancora in corso e si presume la presenza di un secondo soggetto sulla scena del crimine, ma di questo l’accusato non ha confessato nulla.
“La confessione non ci acquieta” dice il Procuratore; “la confessione è un approdo non la fine del viaggio. Il nostro e quello degli investigatori è un lavoro sotterraneo continuo ed importante che la Procura in particolare svolge su tutti i casi in un costante dialogo con le forze dell’ordine.
Un arresto “dedicato” dal PM Giovanni Caspani al ricordo del Brigadiere Giancarlo Calbiati, che seguì le indagini ed ebbe da subito l’intuizione dando un grande contributo a livello investigativo.
Maria Rosa Marsilio