Che sia colpevole o incolpevole, la morosità nel pagamento dei buoni pasto nelle mense scolastiche novaresi è un problema che non si riesce a risolvere, nonostante i numerosissimi avvisi bonari inviati in questi anni e i contenziosi che si stanno affrontando.
Ad oggi, su 5200 utenti, l’8-10% ha la pessima abitudine di non pagare i buoni pasto, causando all’azienda che si è aggiudicata l’appalto (la ditta Alessio) e, di conseguenza, al Comune di Novara, mancati introiti per 300 mila euro. E siamo solo al terzo anno di attività: ne mancano ancora due alla fine dell’appalto. Motivo per cui si ipotizza che entro quel termine la cifra potrebbe salire fino a mezzo milione di euro. In linea con la gestione passata.
“Abbiamo dato alle famiglie la possibilità di pagare attraverso una tessera ricaricabile – spiega il dirigente dell’Istruzione Paolo Cortese – lasciando un certo lasso di tempo per ricaricarla. Ogni mese riceviamo il report di chi paga e chi no e purtroppo sono ancora numerosi coloro che non pagano i pasti delle mense scolastiche”.
Quindi, puntualmente, dal Comune parte una prima lettera ai genitori dell’alunno che risulta inadempiente. Poi viene inviata una raccomandata, in cui si fa presente che, nel caso in cui viene accertata la continuità del mancato pagamento, il servizio sarà sospeso per quell’alunno.
“Se la famiglia non si interessa nemmeno a questo punto – prosegue Cortese – allora mandiamo la pratica all’ufficio legale, come ultimo atto. Insomma, esperiti tutti i tentativi di risoluzione bonaria, si passa all’azione legale”.
L’ultimo contenzioso, come dicevamo, era di mezzo milione di euro; ad oggi, mancano alle casse dell’azienda 300 mila euro. In qualche modo, la società che ha il servizio in appalto (per un totale di 1 milione 200 mila euro) deve rientrare di tali costi ed è evidente che li rivendichi al Comune. “Sono cifre alte che potremmo investire in altri capitoli di bilancio, sempre per l’istruzione, ma non lo possiamo fare”.
Alcune prassi messe in campo per il recupero dei pagamenti sono servite, ma si è ancora ben lontani dal risultato.