Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Novara: “Chi non si vaccina va sospeso”
Il Presidente D’Andrea: L’Ordine ha sostenuto la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, i medici che non adempiono all’obbligo vaccinale saranno sospesi dall’attività ‘ex lege’”.
Con un comunicato diffuso alla stampa, l’ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Novara, si pronuncia sulla questione dei propri associati che non si sono vaccinati, precisando innanzitutto che “fin dal primo momento l’Ordine ha sostenuto la campagna di vaccinazione contro il Covid-19, e in linea con la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), che ha comunicato come i medici che non adempiono all’obbligo vaccinale saranno sospesi “ex lege” dall’attività”.
Spiega il presidente dell’Ordine novarese Federico D’Andrea “Il Ministero ha chiarito in una sua nota, la natura della sospensione dall’esercizio professionale dei professionisti che non ottemperino all’obbligo vaccinale, e i conseguenti provvedimenti che gli Ordini devono adottare: la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria e dalla prestazione dell’attività lavorativa”.
Il procedimento prevede che l’Asl competente accerti la mancata osservanza dell’obbligo vaccinale e comunichi l’accertamento all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine. La Commissione d’albo dell’Ordine, una volta ricevuta la segnalazione, deve adottare apposita delibera di mera presa d’atto della sospensione e comunicarla al medico: lo stop all’esercizio della professione dura fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. Contro il provvedimento è possibile ricorso al Tar.
“L’Ordine provinciale – conclude D’Andrea – fin dal primo momento ah sostenuto la campagna vaccinale: il vaccino è uno strumento importantissimo con il quale i sanitari si possono garantire contro il Covid-19 e, di conseguenza, garantire anche i cittadini. La prima regola di qualsiasi epidemia è quella che innanzitutto devono essere protetti coloro i quali devono prestare soccorso. Vaccinarsi è anche un dovere deontologico e infatti la stragrande maggioranza dei medici ha provveduto per tempo”.