Reddito d’inclusione: “Andrà a meno di mille novaresi”, la stima dell’assessore al Welfare Emilio Iodice in risposta alle critiche dei consiglieri Pd, che hanno presentato una mozione sul tema.
“Rispetto al numero delle domande finora presentate e secondo le previsioni dei nostri uffici è probabile che le persone aventi diritto al Rei nella nostra città siano comunque meno di mille”. E’ la stima formulata dall’assessore alle Politiche sociali Iodice, che risponde alle critiche dei consiglieri democratici, citando numeri e tempistiche sulle domande pervenute.
Secondo alcuni utenti dello sportello dedicato, ci vorranno circa sette mesi per l’appuntamento in cui viene istruita la compilazione della pratica. “L’amministrazione dovrebbe mettere in campo tutte le azioni possibili per agevolare l’accesso alla misura a tutti i cittadini – commentano i consiglieri del Pd in una nota – e mettere in condizioni i funzionari comunali di poter espletare al meglio le proprie funzioni e responsabilità. Invece si limita a polemizzare o considerare inutile interventi contro la povertà, ma fatto ancora più grave non si sforza nemmeno di provare a creare una rete sociale con tutte le energie e le forze delle città. Proprio a tal proposito, ben consapevoli delle difficoltà che gli operatori comunali stanno incontrando, ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Comunale di prendere esempio dalla Città di Torino che, per agevolare l’accesso, ha stipulato una convenzione con i soggetti CAF presenti nel Capoluogo, in modo da rafforzare i servizi all’accesso”. Secondo il Pd, in sostanza, la giunta Canelli avrebbe dovuto investire anche sul personale o su soluzioni alternative, in favore dei tempi di risposta e di erogazione del reddito.
“Per quanto riguarda le Politiche sociali – replica l’assessore – l’opposizione deve dirci chiaramente se preferisce che si investa per rispondere concretamente alle esigenze delle fasce deboli o se, invece, preferisce che i soldi vengano destinati a coprire costi amministrativi – e aggiunge – Premesso che nella gestione delle tempistiche il Comune di Novara si sta rivelando uno dei più virtuosi del nostro Paese, va ricordato che dal 1° dicembre scorso a oggi sono stati distribuiti millesettecento moduli e, in maniera concomitante, fissati i relativi appuntamenti per la riconsegna della documentazione richiesta. Al momento sono state evase duecento pratiche, già caricate sulla piattaforma predisposta dall’Inps. Questa, che dovrebbe rispondere entro cinque giorni, a metà gennaio non era ancora completamente funzionante: al momento solo nove domande sono state validate. Sul numero complessivo delle richieste possiamo oggi dire che, secondo alcune pre-verifiche, quelle che non hanno i requisiti si aggirano tra il trenta e il quaranta per cento. Ciò ha portato il personale incaricato della distribuzione dei moduli a compiere da qualche giorno immediata verifica sull’Isee presentato: se questo non è rispondente ai requisiti previsti dalla normativa sul Rei, non viene assegnato l’appuntamento. Inoltre rispetto agli appuntamenti già concordati una delle persone incaricate (tre figure amministrative che evadono ciascun caso in un tempo calcolato in un quarto d’ora) sta compiendo verifiche sugli Isee già prodotti: se questi non sono conformi ai requisiti, l’appuntamento viene annullato e sostituito con quello successivo per abbattere i tempi di attesa”.
Un dibattito a distanza molto acceso, destinato a proseguire anche faccia a faccia, quando la mozione presentata dal Pd approderà in consiglio comunale.