Si è inaugurata mercoledì 3 dicembre all’aeroporto di Milano Malpensa al Terminal 1 la mostra di Costantino Peroni alla presenza del Sindaco di Novara Andrea Ballarè, di Luciano Carbone – Chief Corporate Officer di SEA, di Giampiero Borghini – consulente SEA per i rapporti istituzionali, di Maria Rosa Fagnoni – presidente di ATL, e di Roberto Tognetti -presidente del Comitato d’Amore per Casa Bossi.
Proprio a Casa Bossi si è conclusa il 25 ottobre scorso la mostra ChiaroScuro dedicata ad un artista che è tra i più rappresentativi della città di Novara, ma soprattutto che ha fatto della linea e dell’ombra gli elementi costitutivi della sua forza espressiva. Negli ambienti del monumento antonelliano, le figure di Peroni rivelavano con naturalezza i giochi di spazi e di ombre, diventandone commento grandioso e meraviglioso.
Il linguaggio di Costantino Peroni è pura poesia dell’ombra. Da lì nasce la sua Folla ombra, una folla di diverse fisionomie ma di uguale temperamento poiché in una folla non vi è individuo ma solo massa di corpi. Dal concetto di ombra nascono quelle forme quasi bidimensionali… un’ombra realizzata nella materia. Questa è la sfida: creare l’ombra con la resina o la terracotta.
Nelle arti figurative, se si esclude quell’immagine vertiginosa, quasi una metafora di bronzo, che è l’Ombra della sera degli Etruschi, l’Ombra diventa protagonista soltanto con i pittori del Romanticismo: con Daumier, per esempio; e poi con i Simbolisti. Con Moreau, con Redon, con Bõcklin…
Le immagini, tendenzialmente bi-dimensionali, della Folla-Ombra di Costantino Peroni, si collocano al termine di una vicenda, non solo artistica, che è iniziata più di duecento anni fa e che ha accompagnato, in Occidente, il progresso scientifico e tecnologico degli ultimi secoli.
Dall’angoscia di una possibile perdita dell’Ombra (cioè dell’anima, dell’identità, del legame con la natura) da parte dell’Uomo, siamo arrivati, in questi nostri anni post-moderni, alla constatazione, serena e quasi divertita, della perdita dell’Uomo da parte dell’Ombra.
Il distacco della natura si è compiuto, e le nostre immagini (le nostre Ombre) possono vivere indipendentemente da noi e senza di noi: per esempio, sugli schermi della televisione o del computer. Ma l’esistenza di questi personaggi in cerca di autore che sono le nostre Ombre non è affatto drammatica, come si sarebbe potuto credere ancora trenta, quarant’anni fa.
Sebastiano Vassalli
Ora le sue opere sono arrivate a Milano Malpensa per allietare i passeggeri in partenza. Si tratta di due distinte serie: Folla Ombra e Sonnambuli. La mostra è una produzione del Comitato d’Amore per Casa Bossi, con la direzione artistica del prof. Riccardo Caldura, ed è un ulteriore tassello dell’offerta culturale di SEA che vuole rendere Malpensa non solo un luogo da cui partire ma parte del viaggio stesso. Degno di menzione è l’importante filo diretto con il territorio di Novara, che viene raccontato attraverso i percorsi antonelliani promossi da ATL Novara.
La mostra rimarrà presso Malpensa, Terminal 1, fino al 30 aprile… per un viaggio che è anche dell’immaginazione.