Trecate, progetti “sociali” con i contributi dell’ex bonus benzina. Il sindaco: “Migliorare la qualità della vita dei trecatesi in difficoltà”
Servizi di trasporto agevolato, strumenti per contenere gli sfratti per morosità, azioni di sostegno e accompagnamento all’autonomia per minori, orientamento, tirocini e borse lavoro. Sono questi i progetti che il Comune di Trecate ha presentato alla Regione a fronte dei contributi previsti dal “Fondo preordinato alla promozione di sviluppo economico ed alla attivazione di una social card per i residenti nelle Regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi”, ovvero l’ex Bonus benzina. Per legge infatti il bonus non potrà più essere distribuito ai cittadini con patente ma deve essere destinato a progetti di valenza sociale. “Nelle casse del Comune arriveranno, in due tranche, più di 700mila euro – dice il sindaco Federico Binatti – E questi fondi saranno utilizzati per progetti che riguardano l’integrazione di trasporti per persone con difficoltà motorie, permanenti o temporanee, per mettere a punto strumenti innovativi per contenere gli sfratti per morosità nel libero mercato e per intervenire in situazioni di estrema povertà in alloggi di edilizia residenziale pubblica, aumentando ancora gli sforzi rispetto a quello che si è già fatto”.
“Questi – aggiunge – sono due dei progetti che abbiamo presentato. Non bisogna dimenticare i bisogni dei minori con handicap, con bisogni educativi speciali o disturbi dell’apprendimento, che saranno aiutati con percorsi di sostegno all’autonomia e di affiancamento educativo in rete con la parrocchia, l’oratorio e le associazioni del territorio anche oltre l’orario scolastico”. Quindi il progetto dedicato al lavoro. “Il progetto – spiega il primo cittadino – prevede l’implementazione dei servizi di orientamento e placement, con percorsi motivazionali per persone che non sono più alla ricerca di lavoro per sfiducia, con l’aumento di patti di servizio per cittadini in carico ai Servizi sociali che in questo modo si rendono utili alla comunità, con l’analisi delle competenze e la conseguente chiamata ad aziende e attività produttive del territorio per l’attivazione di contratti di lavoro e, con la collaborazione dell’associazione “Amici per il primo passo” e della cooperativa sociale “La cometa”, per tutoraggio e accompagnamento al lavoro di soggetti portatori di handicap”. Insomma, progetti tesi a “migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini in difficoltà per vari motivi”. I progetti risalgono al 2017-2018. “Occorrerà verificare con la Regione Piemonte la coerenza delle azioni e la necessità di adeguare alcune attività per poter poi rendicontare correttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero per lo Sviluppo Economico, tenute in considerazione le regole di finanza pubblica”.