Il Piemonte già all’avanguardia con la legge 2/2018 su bullismo e cyberbullismo, fa un passo avanti verso la prevenzione e l’uso consapevole della rete, insieme ad Asl Vco, Polizia Postale Associazione Contorno Viola, con il coordinamento dell’ufficio scolastico provinciale
Una patente per usare lo smartphone. Parte dalle scuole medie di Verbania un progetto per l’uso consapevole della tecnologia
La prima legge italiana contro il cyberbullismo porta la firma della novarese Elena Ferrara, il Piemonte rilancia con una propria normativa attraverso la legge regionale n°02 del 2018, ed ora sperimenta un percorso di prevenzione che parte da Verbania, come modello da esportare nelle altre province. Stiamo parlando di una vera e propria patente per l’uso consapevole degli smartphone, lo strumento tecnologico principe utilizzato dai giovani per la navigazione in rete
Il progetto pilota vedrà coinvolti alcuni studenti delle medie di Verbania, con il coinvolgimento dell’Asl del Vco, la Polizia Postale, l’associazione Contorno Viola con il coordinamento dell’ufficio scolastico provinciale. Nei giorni scorsi le prime patenti sono state consegnate presso l’istituto istruzione superiore Contardo Ferrini di Pallanza, “Un progetto che anticipa uno degli aspetti più importanti della legge regionale per la prevenzione e il contrasto a bullismo e cyberbullismo – ha spiegato il consigliere regionale novarese Domenico Rossi – che prevede iniziative di formazione e valutazione per i ragazzi sull’uso consapevole dei social network e della rete”. Un modello che, a partire dalla formazione dei referenti scolastici per il cyberbullismo previsti dalla legge nazionale “si rivolge capillarmente a tutte le realtà scolastiche del territorio e può rappresentare un esempio da diffondere in tutto il Piemonte” ha precisato Rossi. Proprio in questi giorni il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato un emendamento alla legge bilancio, con il quale si istituisce un fondo già previsto dalla legge regionale 2/2018 su bullismo e cyberbullismo. “Dovremo lavorare affinché il prossimo anno anche gli studenti delle altre province dovranno essere coinvolti nel percorso del Patentino grazie alla legge regionale” ha concluso il consigliere Domenico Rossi.