Il titolare del contratto di affitto da anni se ne è andato, L’Atc ha sottoscritto il rilascio dell’alloggio. Peccato che, in quell’appartamento di via Morazzone, ci sia ancora un via vai continuo di rumeni, a partire da una famiglia, parente del vecchio intestatario, che, la notte, come ci raccontano i residenti, ospita, non si sa a quale titolo, persone non meglio identitificate. Succede a Sant’Agabio, in una palazzina della via in questione, anche se, casi di questo genere, purtroppo, sono abbastanza frequenti quando si tratta di case popolari.
“Non si vive più nel condominio – spiega il caposcala del palazzo popolare – Non sappiamo chi entra e chi esce in continuazione, sentiamo rumori di porte abbattute e non si può nemmeno parlare perchè partono le minacce. La notte, soprattutto, si sentono urla, risate, rumori, schiamazzi vari. Abbiamo paura! Chissà cosa succede lì dentro… in uno spazio di 60 metri quadrati”.
Segnalazioni e denunce sono partite da tempo: di recente, il presidente del Comitato Case Popolari, Gianfranco De Bartolo, ha fatto un sopralluogo con i vigili sul posto: “Credevo che sarebbe stato effettuato lo sgombero dei locali, in realtà non è andata così. Pare, come mi dicono all’Atc, che dal Comune non si sappia dove mandare questa famiglia e, non essendo residenti, i servizi sociali non se ne possano fare carico”.
Si ripropone con forza una questione che da tempo, ormai, sta creando problematiche serie agli equilibri di un tessuto sociale locale che sta peggiorando alla luce della crisi economica e delle difficoltà reali delle famiglie novaresi. “Per chi occupa abusivamente dei locali di proprietà pubblica – spiega il sindaco Alessandro Canelli – verranno seguite le procedure previste. A Novara ci sono anche tanti morosi colpevoli. Ho chiesto agli uffici una mappatura delle varie situazioni di “abuso” presenti sul territorio: quando sarà pronta, interverremo valutando i casi che ci verranno sottoposti”.
Pare siano almeno una quarantina le situazioni di morosità presenti a Novara.
Sempre in via Morazzone, intanto, a pochi metri di distanza dal caso illustrato, si è verificato uno scambio di chiavi tra l’intestatario del contratto di affitto di uno degli appartamenti e una seconda persona che, di fatto, occupa abusivamente l’alloggio in questione. Un caso di “fai da te” e di “subaffitto di cui, dice De Bartolo, “Atc è al corrente anche se continua a fatturare all’avente diritto all’alloggio”.