112: più di 680.000 chiamate non di emergenza, pari al 45% di quelle pervenute nei primi sei mesi del nuovo servizio regionale
Il 45% delle chiamate al 112 non sono richieste d’intervento per emergenza. E’ quanto emerge dal primo bilancio dell’attività del nuovo numero unico, gestito dalla Regione Piemonte. Il centralino unico è stato attivato lo scorso 13 giugno e in circa sei mesi di attività nel 2017 “ha consentito di filtrare oltre 682.000 chiamate non congrue, quasi una chiamata su due fra tutte quelle ricevute – si legge in una nota della Regione – evitando di allertare senza motivo mezzi di soccorso e forze dell’ordine e permettendo agli operatori di concentrarsi sulle reali necessità”.
Le due centrali uniche di Grugliasco e Saluzzo (Novara è collegata a quest’ultima) hanno ricevuto in totale 1.488.759 chiamate. Il 45,9% di queste, 682.884, si sono rivelate inappropriate: semplici richieste di informazioni, segnalazioni di situazioni non emergenziali, errori di chiamata. Sono state effettivamente inoltrate 805.875 chiamate, rispettivamente 362.919 all’emergenza sanitaria, 250.128 ai Carabinieri, 104.950 alla Polizia di Stato, 76.049 ai Vigili del Fuoco e 11.829 alla Polizia locale della Città di Torino.
“Il numero unico è nato dall’esigenza, emersa anche a livello europeo, di creare un maggior coordinamento fra i mezzi di soccorso – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. In questo senso è importante il grande lavoro di filtro delle chiamate che viene effettuato e che consente a chi deve intervenire di concentrarsi solo sulle reali emergenze. Dopo questo primo periodo di attivazione chiederò al Ministero dell’Interno, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, di effettuare una verifica del lavoro svolto in tutte le regioni insieme ai responsabili delle forze dell’ordine”.
“In Piemonte – conclude Saitta -, siamo pronti a potenziare ulteriormente le due centrali uniche, aumentando il numero degli addetti sulla base del lavoro che stiamo facendo con il tavolo regionale di coordinamento. Le procedure sono in corso: il personale, come è già avvenuto, sarà adeguatamente formato attraverso un corso di circa 200 ore complessive, comprensivo di un affiancamento sul campo”. L’incremento della dotazione organica prevede il passaggio da 34 a 44 operatori per la centrale di Grugliasco e il passaggio da 32 a 37 operatori per la centrale di Saluzzo.