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Novara

118 di quadrante: nel 2017 più di 80mila interventi

118 di quadrante: nel 2017 più di 80mila interventi. “Fondamentale la convenzione con le associazioni di volontariato”

Più di 80mila interventi sulle quattro province di “quadrante” nel corso dell’anno passato; 18 le “postazioni” operative 24 ore su 24, alle quali si aggiunge la base dell’elisoccorso di Borgosesia; 82 i medici in servizio, 117 gli infermieri per un bacino di “utenza” che sfiora le 900mila persone (numero che lievita ad oltre 1 milione in estate con l’arrivo dei turisti nelle zone montane e lacustri): sono i numeri del servizio di emergenza 118, totalmente gratuito, gestito dalla centrale operativa di Novara (cui fanno capo anche le province di Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola) nella quale lavorano quotidianamente un medico e cinque infermieri, per il turno di giorno, un medico e quattro infermieri per la notte. Responsabile la dottoressa Egle Valle, una lunga carriera alle spalle iniziata alla fine degli anni 70 nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Novara, proseguita poi nel 118, a bordo dell’elisoccorso, passata quindi, nel 2001 alla direzione del servizio di emergenza di Novara e infine, con i vari successivi accorpamenti, a quello di “quadrante”.  “Fondamentali – hanno sottolineato i responsabili (dottor Salvatore Izzo, direttore della centrale operativa, dottor Andrea Mossina, coordinatore infermieristico e il responsabile amministrativo) – le convenzioni con le associazioni di volontariato; sul quadrante ci sono in essere più di 50 convenzioni, da quelle con realtà più grosse che ci danno disponibilità di un mezzo e due operatori (un autista e un soccorritore) 24 ore su 24, altre, più piccole che ci danno altre disponibilità”. Con l’accentramento a Novara delle altre province “abbiamo fatto un grosso sforzo – ha commentato il responsabile infermieristico – per cercare di fornire servizi e risposte a tutti; l’utenza, da noi, vuole un servizio immediato ma non abbiamo un numero di ambulanze infinito che girano sul territorio. Cerchiamo di dare garanzie, ma non abbiamo risorse infinite”.