Beni mobili e immobili (tra cui tre appartamenti a Venezia), quote societarie, esercizi commerciali, rapporti bancari, veicoli, rimorchi, auto di lusso (Porsche, Ferrari e Audi A6), per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro: tutto seuqestrato alla famiglia Di Giovanni di Novara , grazie ad all’operazione “Bloodsucker”, portata a termine dal personale della Squadra Mobile della Questura di Novara, con l’ausilio degli stessi uffici di Torino, Genova, Biella, La Spezia e Cuneo, di personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Torino e del R.P.C. torinese. Operazione finalizzata ad evitare che i membri della famiglia, alcuni associati alla casa circondariale di Novara, altri agli arresti domiciliari, potessero utilizzare tutti questi beni per attività illecite.
“Le attività condotte da quest’ufficio – ha spiegato il questore Gaetano Todaro – hanno consentito di rilevare indizi di contiguità con associazioni criminali caratterizzate da una significativa ramificazione territoriale; i proposti hanno dimostrato di possedere elevata capacità criminale praticando l’usura, l’estorsione e il riciclaggio e facendo ricorso alle intestazioni a mezzo prestanome e società di comodo al fine di eludere i controlli”.