E’ ufficiale: la Regione Piemonte ha detto “no” al pozzo esplorativo di Carpignano Sesia, dando parere negativo al Ministero dello Sviluppo.
«Questa delibera – dichiara il consigliere regionale Domenico Rossi – è la prova che sui problemi comuni si possono trovare soluzioni condivise. Un percorso cominciato sul territorio ascoltando proposte ed istanze, e chiusosi con la presentazione il 26 marzo 2015 di un Ordine del Giorno, approvato l’11 novembre che rappresentava la sintesi di quanto emerso e che viene ripreso in molti contenuti della delibera, a partire dal riconoscimento della vocazione del territorio interessato dal progetto».
Il tema è stato approfondito in ogni aspetto, dalla tutela e salvaguardia delle risorse idriche, fino ai possibili scenari incidentali passando dalle emissioni in atmosfera e dall’inquinamento acustico.
“Da anni sosteniamo che il progetto è incompatibile con l’assetto socio-economico di un territorio particolarmente vocato alle produzioni agroalimentari e vitivinicole di pregio – aggiungono Mauro Gavinelli, segretario provinciale Pd Novara e Fabrizio Barini, responsabile ambiente, ecologia e territorio del PD – Ora bisogna passare dalla fase della protesta a quella della proposta. L’istituzione di una oil free zone e di un Biodistretto che coinvolga i Comuni delle sponde del Sesia rappresentano una credibile prospettiva di sviluppo che mette al centro l’economia sostenibile, le eccellenze
agroalimentari e le bellezze paesaggistiche ovvero i grandi giacimenti di ricchezza di cui dispone il territorio e che vanno sfruttati”.
“Quello della Regione – conclude il consigliere delegato all’Ambiente della Provincia di Novara, Giuseppe Cremona – è un ulteriore passaggio importante, frutto di un corposo e scrupoloso lavoro corale con decine di incontri sia tecnici sia politici. Va tuttavia ricordato che i pareri espressi da Provincia e Regione, così come dai Comuni, hanno solo valore consultivo e che la decisione finale sarà presa a livello ministeriale. Ausipichiamo che la posizione così netta di contrarietà ai pozzi espressa dalle amministrazioni locali e dai cittadini non venga trascurata”.