“Sarai il vento delle nostre bandiere!”.
Così oggi un gruppo di amici di Andrea Gennari, tifosi come lui del Novara Calcio, ha voluto tributare un omaggio alla povera vittima, dopo la messa a suffragio richiesta dai famigliari che si è svolta nella parrocchia di Santa Rita. Uno striscione, fumogeni e cori…
Un momento toccante in questa vicenda dai risvolti tristissimi, anche per le modalità attraverso le quali si è consumata questa tragedia: oggi infatti in carcere con l’accusa di aver commesso un orribile omicidio è Nicola Sansarella, che di Andrea era il migliore amico ed al quale in questi giorni sono stati negati gli arresti domiciliari.
Un centinaio le persone presenti alla messa e molta commozione.
Dopo la cerimonia fiori e candele sono stati portati a poche centinaia di metri, là dove il corpo di Andrea è stato ritrovato, giorni dopo quella serata balorda che è stata per lui l’ultima. Un piccolo altare improvvisato che da settimane si alimenta anche grazie alle attenzioni di alcune donne del quartiere, amiche della mamma di Gennari, o semplici conoscenti.
Che questo omicidio sia scaturito da un gesto di follia, di rabbia o altro saranno i giudici a stabilirlo. Certo è che in questa storia, che ha profondamente colpito la città, ci sono tutti i risvolti della tragedia che va oltre ogni possibile ragionevolezza e diventa incomprensibilmente disumana, anche per la quantità di vite che è riuscita a spezzare…