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Novara

Alla Badia di Dulzago si celebra San Giulio. Fotogallery della manifestazione

Come da tradizione si è svolta ieri, domenica 31 gennaio, la fagiolata alla Badia di Dulzago.

Una festa, dedicata a San Giulio, le cui tracce storiche si perdono nei secoli: il Vescovo Volpi, che visitò Dulzago nel 1628, fu il primo a parlare della fagiolata: “Nel giorno della festa di San Giulio vengono distribuiti quattro sacchi di mistura sotto forma di pane e un sacco di fagioli per companatico a tutti coloro che si presentano alla chiesa. Tutto ciò avviene a spese dell’abate. La fagiolata con il pane benedetto viene distribuita gratuitamente”.

La tradizione vuole che, mangiando questo pane, si tengano lontani i serpenti, numerosi nella zona.

La leggenda, infatti, narra che, nell’anno in cui la fagiolata non si fece, la campagna intorno a Dulzago fu invasa da centinaia di serpenti. Il Sindaco di Bellinzago Novarese Giovanni Delconti ha parole di grande attenzione per questa frazione centrale dal punto di vista storico e sociologico nel territorio. “Festa intesa come unione della comunità. Un momento di ricordo storico certamente, ma soprattutto un momento di aggregazione per le famiglie, un riunirsi con calore e voglia di stare insieme”.

Tantissimi anche quest’anno i presenti, come sottolineato da Federica Mingozzi, insegnante e storica bellinzaghese che attraverso il suo impegno con associazioni ed enti mantiene alta l’attenzione sul territorio: “Da qualche anno, siamo davvero fortunati, il bel tempo è sempre assicurato e questo indubbiamente, oltre alla bellissima festa ed alla tradizione religiosa e gastronomica, aiuta la buona riuscita della giornata”. Proprio per la ricerca e valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni enogastronomiche hanno partecipato alla giornata docenti ed insegnanti dell’Università del Piemonte Orientale, guidati da Davide Porporato: “Stiamo seguendo il progetto dell’Atlante delle Feste Popolari del Piemonte, un sistema multimediale che permette di rilevare sul territorio del Piemonte la presenza delle feste, delle cerimonie attive e di quelle non più attive, queste ultime ancora presenti nella memoria degli anziani e nelle fonti secondarie quali testi, documenti, immagini, video. Lo scopo fondamentale dell’Atlante è di permettere, da un lato, un’analitica ricostruzione del complesso sistema cerimoniale e festivo della regione e, dall’altro un pronto e critico recupero delle informazioni archiviate. Il risultato di questo lavoro costituisce un’indispensabile e affascinante lettura antropologica del territorio e permette di riscrivere alcuni tratti dei saperi etnografici della nostra regione”.

Importante presenza alla festa, come da molti anni, del Gruppo Alpini di Bellinzago Novarese, che dedicano il loro servizio alla preparazione di vin brulè e salamelle, i cui fondi raccolti nel corso della giornata vengono da loro donati alla Badia di Dulzago per opere di interventi di restauro o per le necessità di famiglie in difficoltà economica.

Maria Rosa Marsilio