Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore,
l’attuale emergenza inquinamento dimostra che il MUSA non migliora la qualità dell’ aria. Infatti il PM 10 a Novara negli ultimi due mesi (dicembre 2015 e gennaio 2016) ha avuto 27 superamenti contro gli 8 superamenti del periodo corrispondente dell’anno scorso (dicembre 2014 e gennaio 2015), quando il MUSA ancora non c’era. Al conclamato fallimento del MUSA contribuiscono sicuramente le cattive condizioni atmosferiche (scarsità di piogge e di ventilazione), tuttavia bisogna ricordare che già due anni fa, prima dell’ applicazione del MUSA, molti- tra cui noi stessi- avvertirono che la soluzione all’inquinamento dell’aria non stava in una nuova tassa sui parcheggi, bensì nell’ampliamento della rete delle piste ciclabili e nel potenziamento del trasporto pubblico locale.
Ma ora che fare per affrontare l’ennesima emergenza inquinamento? A nostro modesto avviso l’ unico provvedimento
efficace è utilizzare subito i cinque parcheggi d’interscambio, ossia fermare in questi parcheggi le auto prima che entrino in
città e contemporaneamente aumentare le corse dei bus di collegamento. Resta tuttavia assodato, a nostro avviso, che
la prossima Giunta comunale dovrà preparare un serio piano pluriennale di ampliamento delle piste ciclabili e di potenziamento del trasporto pubblico locale. La città di Pesaro, con i suoi 200 chilometri di piste ciclabili contro i nostri miseri 20, resta un caso da studiare e possibilmente da imitare”.
Fabio Tomei, Carp e Coordinamento Difesa Territorio