Detto fatto: sono state ufficialmente convocate le elezioni primarie in vista delle amministrative del Comune di Novara per trovare un’alternativa al candidato dell’amministrazione uscente ed a quello del Movimento 5 Stelle. Si voterà il 27 febbraio e il 5 marzo, dopo una serie di confronti serrati tra gli sfidanti che, con Daniele Andretta (Io, Novara) e Antonio Pedrazzoli (Blue Party), vogliano accettare la competizione.
“I fatti di Torino – spiega Andretta – riportano in primo piano il tema delle primarie, come in molte città italiane. Ormai non siamo più soli: l’argomento è entrato prepotentemente nel dibattito politico non solo locale, ma anche nazionale. Per rimanere a Novara, è chiaro che la maggioranza del centrodestra dice “no” alla candidatura imposta dalle Lega di Alessandro Canelli. E questo è un punto di incontro che ci accomuna, un inizio che nulla ha a che vedere con le persone ovviamente, ma con i metodi ed i contenuti politici di questa proposta. Ora, serve organizzare una maggioranza alternativa, che non è solo di centrodestra, che sconfigga Ballarè e il Movimento 5 Stelle. Noi siamo lo strumento per organizzare questa maggioranza”.
Dalle primarie nessuno verrà escluso: “Non chiudiamo le porte, anzi le apriamo anche ai partiti. Potrebbero essere proprio le primarie lo strumento ideale a superare questo clima di tensione che pervade il centrodestra. Insomma, le primarie attendono gli altri partiti ora, durante e anche dopo che si saranno tenute”.
“Chi le definirà primarie farlocche – aggiunge Pedrazzoli- sappia che non è per niente così. Tutt’altro. Altrimenti non le avremmo neanche indette. Io sono convinto che la proposta di Blue Party è più convincente di quella di Io Novara e per questo mi batterò. Altrettanto faranno gli altri sfidanti. Ora aspettiamo i partiti e vediamo se usciranno uomini e donne di coraggio, capaci di confrontarsi in modo assolutamente democratico. Chi non partecipa alle primarie vuole vincere senza la competizione e questo non piace ai cittadini”.
Chi uscirà sconfitto sosterrà, come da accordi, il candidato vincente. “Ma personalmente – chiude Pedrazzoli – non sosterrò nessun candidato che non sia uscito dalle primarie. Niente vigliacchi”.
“C’è un consistente elettorato moderato – dice Andretta – che non si riconosce più nei partiti di centrodestra. Peraltro, la candidatura di Canelli, da quanto si viene a sapere oggi (al tavolo nazionale non si sarebbe deciso di Novara e soprattutto non ci sarebbe stata neanche la Lega) non è in alcun modo confermata e non trova conforto nelle altre forze di coalizione. Le primarie non rappresentano per noi un atto ostile, quanto piuttosto un’opportunità”.
C’è tempo fino al 13 febbraio per aderire alle primarie.
Ma se gli altri partiti non volessero competere?
“Intanto noi ci confrontiamo innanzitutto con le persone, con i novaresi – dice Andretta – che sono i nostri principali interlocutori. I partiti o gli altri movimenti civici avranno modo di partecipare direttamente con i propri simboli, limitarsi a votare oppure a tenere conto in una fase successiva del risultato del voto. Ma le primarie sono una risorsa in più per arrivare alla vittoria finale: uno strumento di vera democrazia e partecipazione”.
“Peraltro Novara – sottolineano i protagonisti – sarà un laboratorio interessante di utilizzo di questo strumento al di fuori del PD, in una città di medie dimensioni, ovvero un modello e ci auguriamo che altri vogliano percorre questa strada”