Ha fatto tappa nella città di Carolina Picchio, prima vittima sul territorio del cyberbullismo. Il truck “Una Vita da Social” della Polizia Postale ieri si è fermato ad Oleggio, dove si è svolta la tappa straordinaria della campagna educativa itinerante, progetto realizzato dalla Polizia di Stato e dal Miur, nell’ambito del progetto Generazioni connesse del Safer Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli del web.
«Il ddl a prevenzione e contrasto del cyberbullismo potrebbe essere discusso nell’Aula della Camera entro la prossima estate – ha annunciato la senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della proposta di legge, presente agli incontri della Polizia con gli studenti – Entro il mese di febbraio saranno valutati gli emendamenti nelle Commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali, nelle quali il provvedimento è attualmente al vaglio. Il testo di partenza sarà quello approvato all’unanimità dal Senato, lo scorso 20 maggio. Se l’iter procederà senza intoppi, entro la fine del 2016 potremmo arrivare ad avere la Legge».
Presenti all’iniziativa il questore Gaetano Todaro e il sindaco di Oleggio Massimo Marcassa, i quali hanno sottolineato l’importanza di promuovere iniziative di informazione, che possano contribuire a creare consapevolezza sull’uso del web nei ragazzi, tanto quanto negli adulti. Presente anche Zuffanti del Compartimento Polizia Postale di Torino, accolto dagli uomini della Polizia Postale di Novara diretti dall’Ispettore Attilia Sorichilli, coadiuvata dall’Assistente Capo Roberto Musco.
«Questa tappa è speciale – ha commentato la Senatrice Ferrara – perché qui a Oleggio si incrociano tante storie: quella di Carolina, che con la sua decisione definitiva ci ha lasciato tanti punti di domanda; quella del progetto “Fragile, maneggiare con cura”, che vede capofila l’istituto comprensivo Verjus e sostenuto dal Miur. Lo straordinario percorso educativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni, pilastro nel contrasto ai cyber crimini, ma anche nella formazione e prevenzione. Infine la mia storia, quella di un’insegnante colpita direttamente e profondamente dalla vicenda di una sua ex allieva, proprio alla vigilia dell’esperienza parlamentare. Una storia che mi ha spinto a impegnarmi sul fronte normativo già dai primissimi giorni della legislatura, portando il fenomeno del bullismo digitale vero i minori sul tavolo della Commissione Diritti Umani».
Toccante, ma anche molto significativo il momento in cui lo studente Matteo Marini ha letto un messaggio in ricordo di Carolina, scritto a più mani con altre quattro amiche della ragazza scomparsa: «Ci hai lasciati così giovane – si legge in un passaggio – provocando un senso di vuoto, che è stato riempito con diverse riflessioni». Parole importanti, soprattutto perché pronunciate davanti al padre della ragazza, Paolo Picchio, che ha ricordato il testamento lasciato dalla figlia: “Il suo lascito è stato raccolto dalle istituzioni, lo conferma il fatto che oggi siamo qui”.
Maria Rosa Marsilio