Dal 2005 al 2013 c’è stato un incremento del 643%: in piemonte sono 1234 le persone che, nel 2013, si sono rivolte ai servizi che si occupano di curare la ludopatia sul territorio piemontese. 265 donne, 965 uomini, età media 47,9 anni. Senza contare tutti coloro che sono affetti da questa patologia ma non si rivolgono agli appositi sporrtelli delle aziende sanitarie regionali. Una dipendenza che cresce di anno in anno.
Anche nel Novarese è attivo uno sportello Asl, seguito da Caterina Raimondi, che si occupa del problema: nel 2008, quando il Gap (Gioco d’azzardo patologico) ha ufficialmente aperto aveva 17 pazienti. Di anno in anno, sono saliti a 35, 38, 57, 82, 107, 133 nel 2014 e 125 nel 2015. La maggior parte, sono uomini.
Da tempo la Federconsumatori chiedeva un intervento forte sugli esercizi di Novara dove sono attive le slot machine. Il 1° febbraio, il Sindaco Andrea Ballarè ha firmato l’apposita ordinanza con la quale si impongono nuovi orari per l’attivazione degli apparecchi che possono rimanere accesi dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 24, normando così, in modo più rigido, l’attività delle sale giochi e il funzionamento delle macchinette da gioco. Un obbligo che, se non rispettato, implica sanzioni amministrative pecuniarie pesanti.
E’ “una questione di ‘salute pubblica’ nei confronti della quale non è più possibile restare indifferenti – commentano a Federconsumatori – senza contare gli aspetti che il fenomeno del gioco d’azzardo trascina con sé quali il sovraindebitamento, l’usura, la copertura di investimenti ai limiti della legalità”.
Un’ordinanza che nasce anche “dall’impegno del locale Comitato ‘Mettiamoci in gioco’ formato da alcune Associazioni di volontariato e dei consumatori che da tempo ha sollecitato interventi delle amministrazioni locali in merito insieme alla necessità di una legislazione nazionale e regionale che contrasti l’espandersi del gioco d’azzardo in tutte le sue forme. In particolare in Piemonte è urgente una legge regionale che contenga tale fenomeno e premi quanti non installano nei propri locali apparecchiature elettroniche: il ritardo della Regione Piemonte non è più giustificabile. Ora è necessario che il Comune di Novara tramite il Comando di Polizia Municipale programmi continui, severi, puntuali e verificabili piani di controllo del rispetto delle indicazioni dell’ordinanza, recependo anche le segnalazioni di cittadini e associazioni di eventuali violazioni”.
Federconsumatori auspica altresì al più presto “la costituzione di un tavolo per programmare nelle scuole superiori cittadine un calendario di interventi sul tema del gioco d’azzardo e delle ludopatie, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali e di volontariato impegnati su queste problematiche”.