Avete presente quelle tristi storie di sindacato in cui il datore di lavoro negava persino la sala per svolgere l’assemblea con gli operai? Roba da anni settanta o giù di lì…
Ebbene oggi accade anche a Novara, stando a quanto dichiara l’Usb dell’Assa (azienda interamente partecipata dal Comune di Novara) con un comunicato divulgato in queste ore. Negata la sala per la riunione i dipendenti iscritti han dovuto riunirsi… nel cortile!
“Dovevamo poter discutere delle questioni riguardanti l’organizzazione del lavoro, le tutele e, soprattutto, il diritto ad essere rispettati ed avere gli strumenti minimi per l’esercizio della democrazia sul posto di lavoro : disponibilità di una bacheca sindacale; esercizio del diritto di assemblea all’interno dell’azienda; riconoscimento formale della rappresentanza aziendale costituita da circa n.30 lavoratori”.
Ma a tutto questo il no da parte di Assa è stato secco “L’azienda, nei suoi responsabili aziendali, con l’avallo tacito dei responsabili politici, adducendo motivazioni burocratiche che richiamano anni bui, ritiene che i lavoratori iscritti a questa O.S., non firmataria del contratto nazionale, non possano avere il riconoscimento di diritti e tutele valide, però, per i sindacati firmatari del contratto, di fatto operando una grave discriminazione”.
“Evidentemente ciò che preoccupa e da fastidio all’attuale dirigenza dell’azienda pubblica è il fatto che finalmente si sia costituita una presenza organizzata sindacale indipendente, libera, conflittuale, non consociativa e non interessata a clientele o privilegi”.
Da qui l’assemblea “all’aria aperta” per discutere, oltre che delle questioni interne anche delle strategie aziendali “perché non si riesce o vuole incrementare la raccolta differenziata ? Perché non si riduce la tassa sui rifiuti ?”
“I lavoratori all’unanimità concordano nel proseguire con coerenza il percorso intrapreso e non si faranno intimidire da ricatti o intimidazioni, non si faranno mai tappare la bocca e continueranno a manifestare le loro idee in tutti i modi democratici e legittimi, dentro e fuori dal posto di lavoro, e tutta la USB sarà al loro fianco”.
A portare la solidarietà di alcuni consiglieri comunali ai lavoratori riuniti “in esterna” il capogruppo di “Io Novara” Daniele Andretta “Indipendentemente dalle posizioni politiche e sindacali di questi lavoratori – dice Andretta – questo trattamento è inaccettabile per un paese civile. Non ci troviamo davanti a pericolosi sobillatori, ma solo a lavoratori che vogliono discutere liberamente e che pongono questioni importanti su un tema che riguarda tutti i novaresi, ovvero la raccolta dei rifiuti. Indipendentemente dalle loro posizioni qui vanno tutelati i diritti. Nessun lavoratore fa assemblee sindacali in cortile a Novara. E che sia accaduto è un fatto gravissimo che porterò all’attenzione del consiglio comunale tutto”.