Si è avvicinato allo sportello e ha chiesto all’impiegata una cospicua somma di denaro, motivando la richiesta con un ingente pagamento del rimborso Irpef. L’impiegata ha chiesto i documenti davanti ai quali si è insospettita al punto da allertare il 113. È accaduto nella tarda mattinata di ieri all’ufficio postale di via Caviggioli: MO, quarantacinquenne proveniente dalla provincia di Napoli, prima dell’arrivo degli uomini della Volante, ha cercato di dileguarsi, ma è stato bloccato prima che fuggisse. Immediati gli accertamenti da parte degli agenti sui documenti esibiti dal malvivente allo sportello: verifiche che hanno confermato che si trattava di una carta d’identità falsa, intestata ad un altro soggetto, grazie alla quale l’uomo pensava di poter facilmente truffare l’impiegata, inducendola a consegnargli 400 euro.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per possesso di documenti falsi ed indagato in stato di libertà per il reato di tentata truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità materiale commessa dal privato, dato che è risultato falso anche il modulo di rimborso Irpef fornito dal malfattore. Oggi si è svolta l’udienza di convalida in Tribunale: l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condannato, con rito direttissimo, ad un anno, quattro mesi e dieci giorni di reclusione. Subito dopo l’udienza, al 45enne napoletano è stato immediatamente notificato il foglio di via obbligatorio dalla provincia di Novara.