La morte di Sara Gambaro, agente di Polizia Municipale, avvenuta ieri lungo la tangenziale di Novara, ha destato profondo cordoglio in città e negli ambienti legati al settore della sicurezza e dell’ordine pubblico. Nel giorno dei funerali, il sindaco di Novara Andrea Ballarè, ha annunciato le bandiere a mezz’asta in Comune, come segno di lutto.
Intanto, dai sindacati, arriva la richieste sempre più forte di maggior tutela degli agenti e dei lavoratori della Polizia locale. E’ quanto dichiara la Cgil: “Esprimiamo profondo cordoglio alla famiglia di Sara. Auspichiamo che, quanto prima, vi sia un concreto impegno da parte di tutti affinchè si possa giungere, finalmente, alla valorizzazione del ruolo e delle funzioni esercitate ogni giorno dalla polizia locale in tutto il Paese. In particolare, l’impegno concreto per la riconferma di istituti recentemente disapplicati quali l’equo indennizzo e la causa di servizio, ci sembra sia il minimo riconoscimento dovuto a questi operatori che quotidianamente mettono la propria professionalità al servizio del cittadino rischiando in prima persona, ad un prezzo umanamente non piu’ sopportabile”.
Anche la Segreteria Nazionale Uil Fpl esprime il proprio cordoglio: “Ci stringiamo intorno alla famiglia e rafforziamo il nostro impegno per continuare la vertenza e mobilitazione per garantire sicurezza e adeguati diritti ai lavoratori della polizia locale che ogni giorno con il proprio lavoro garantiscono prevenzione e sicurezza ai cittadini. Chiediamo con forza il riconoscimento dello status di vittime del dovere e l’eliminazione dell’art. 6 del decreto Monti che con un colpo di spugna ha cancellato gli istituti dell’equo indennizzo, della causa di servizio e della pensione privilegiata agli agenti con una palese disparità di trattamento rispetto agli altri corpi di polizia dello Stato. E’ ora di dire basta; il Governo ha l’onere di riconoscere alla Polizia locale i diritti che gli spettano”.