Reclusione di quattro mesi per minacce e lesioni: la condanna è stata inflitta a Mario Adduci, 47enne, responsabile della rissa che nello scorso mese di agosto si era scatenata in piazza del Rosario. Protagonista e vittima un dipendente comunale, Paolo Pitta, che, mentre faceva rientro in ufficio, aveva cercato di sedare una seconda lite accesasi nel vicoletto adiacente la piazza.
Paolo si era fermato cercando di capire cosa stesse succedendo e di calmare gli animi di quel gruppetto di uomini e donne che ogni giorno bivacca in piazza del Rosario, tra insulti ai passanti, alcol e ingiurie di vario genere. Uno di loro, Mario Adduci, l’ha spinto con violenza, buttato a terra e picchiato. Poi si è allontanato per tornare stavolta con una spranga che ha utilizzato contro il messo comunale.
Dopo la richiesta di rito abbreviato, il giudice ha deciso per la reclusione del responsabile per quattro mesi, condannandolo al risarcimento danni e delle spese legali. Adduci rimane in carcere, dove sta scontando altre pene.
Potrebbe essersi conclusa così la vicenda che ha scaldato gli animi di chi da tempo chiede che piazza Gramsci venga sgomberata da quel gruppo dedito all’acol e alla violenza, non solo verbale, a questo punto. Invece, paradosso del sistema, Adduci potrebbe anche a sua volta fare causa, dopo la prognosi di 30 giorni che le è stata rilasciata all’epoca al pronto soccorso dove lo stesso sarebbe arrivato in condizioni abbastanza gravi. Lui sostiene di essere stato colpito con violenza con la spranga. “L’unico che ha utilizzato la spranga è stato lui – commenta Paolo Pitta, il commesso comunale che ancora oggi paga le conseguenze dell’atto di violenza – Dopo che mi ha colpito più volte, i presenti l’hanno atterrato e fermato fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Io, nel frattempo, sanguinante, sono entrato prima nel negozio di mio figlio e poi sono andato al pronto soccorso. Mi dicono che addirittura lui, mentre era a terra, si picchiava la faccia sulla strada… Ma la spranga contro di lui, non è mai stata utilizzata”. Oltre al danno dunque, la beffa: “E che beffa – continua Pitta – Domani dovrò sottopormi ad un intervento al naso per una anomalia sorta, dicono i medici, da un trauma e venuta fuori solo dopo il fatto e dopo il ricovero al pronto soccorso, dove mi avevano dato soltanto quattro giorni di prognosi. E l’unico trauma che ho subito è proprio quello dello scorso mese di agosto.
Alla fine, domani devo andare in ospedsale adoperarmi al naso a causa di un trauma subito e l’unico trauma che ho subito è quello. Sul momento non se ne accorti. Le costole mi fanno ancora male. Ho un morbo al naso, con le botte che ho preso ha peggiorato la questione