“Ma quale visita di cortesia? Diamo rispetto ma altrettanto ne pretendiamo!”…
La sosta pasquale non ha certo calmato Daniele Andretta, leader e candidato Sindaco del Movimento civico “Io Novara” che, solo qualche giorno fa, aveva incontrato a Torino il coordinatore regionale degli azzurri Gilberto Pichetto (leggi qui), insieme al coordinatore provinciale Diego Sozzani. Tema dell’appuntamento la possibile alleanza per le prossime amministrative fra Fi e la lista del cuore, cui sotto la cupola di San Gaudenzio si lavora da settimane.
Un confronto che aveva la valenza di una benedizione sull’operazione da parte dei vertici regionali del partito berlusconiano, ma che il timoroso Pichetto, solo poche ore dopo, avrebbe derubricato quale “visita di cortesia”, nel silenzio imbarazzato di Sozzani.
“Visita di cortesia? Sono molto stupito – dice Andretta – Con tutta la simpatia e la stima anche personale che ho per Gilberto Pichetto, io sono il candidato di un movimento civico, non un frequentatore di salotti, per quanto buoni. Durante l’incontro si è parlato di politica e non delle previsioni meteorologiche ed a quelle parole io sono rimasto”.
“Evidentemente – prosegue Andretta – vi sono ragioni che attengono ad equilibri certamente non novaresi che hanno portato il coordinatore regionale a quell’uscita, che dal mio punto di vista e dal punto di vista del nostro Movimento consideriamo infelice. Noi diamo rispetto ai nostri interlocutori, ma altrettanto ne pretendiamo!”.
Insomma, al giochino delle tre carte Andretta non ci sta e puntualizza “Con Io Novara stiamo lavorando ad un progetto importante in grado di convogliare le forze moderate locali allo scopo di conquistare il governo della città. Abbiamo avviato un dialogo anche con Forza italia, che crediamo costruttivo ed in questo senso andava il mio incontro torinese… Peraltro verifichiamo che sul piano locale anche Forza italia sta lavorando in questa direzione, con il fine di unire forze politiche e civiche che credono in questa città e nella sua capacità di esprimere un’amministrazione sganciata da giochi di potere di valenza nazionale”.
E rilancia: “Detto questo a me pare che i tempi siano ormai maturi per una decisione, anche perché non vedo come, a soli 60 giorni dal voto, possano risultare credibili e non nate in provetta, altre alleanze in ambito cittadino, che non siano quelle scaturite dalla naturale conseguenza degli eventi di questi mesi… A meno di voler perdere credibilità nei confronti degli elettori”.
In effetti, a Novara, Forza Italia fu la prima ad opporsi alla candidatura, “imposta” agli ex alleati, di Alessandro Canelli, memore della bruciante sconfitta di cinque anni fa, quando la lotta fra gli allora candidati Ballarè e Franzinelli portò quest’ultimo a soccombere a causa delle diatribe interne al Carroccio.
“Non saremo un feudo leghista!” aveva assicurato Sozzani ai suoi e da allora è stato un crescendo rossiniano per confermare quella posizione. Difficile che oggi, “saltati” gli accordi extra locali, quell’impostazione possa essere rivista, a meno di dolorose retromarcia. Tanto più che anche l’alleanza fra Lega e Fratelli d’Italia (questa sì più coerente con le posizioni dei partiti a livello romano) stenta a decollare in città, resa ancor meno credibile dal fatto che il candidato il lizza, sull’altro fronte della barricata fino a non molte settimane fa, era proprio… l’onorevole di Fdi Gaetano Nastri!
Insomma una gran confusione, dalla quale Sozzani intende smarcarsi, tessendo una tela con i gruppi civici e con il resto dei partiti moderati.
“Per parte nostra – prosegue Andretta – il nostro percorso non si è mai mosso di un millimetro da una logica di coerenza: dalle primarie in poi. La nostra strada è quella tracciata e su quella andremo avanti”.
“Analizzando la questione in termini generali – conclude il candidato di Io Novara – possiamo ancora una volta verificare come gli interessi dei partiti rappresentati a livello nazionale, siano ormai distantissimi da quelli delle città che si vogliono amministrare. Ormai queste cose gli elettori le vedono e ci auguriamo le sappiano valutare. Anche per questo è nato il nostro movimento, per ribadire che a casa nostra pretendiamo di decidere noi, a prescindere da quali saranno i candidati nella altre città e dal carrierismo dei professionisti della politica. Non possiamo che ringraziare anche gli esponenti di quei partiti che su questo fronte, anche in queste settimane hanno tenuto la barra dritta. Ci auguriamo di poter compiere un percorso con loro, in alternativa non potremo che prenderne atto, consci comunque di aver fatto tutto ciò che era possibile fare per costruire un’alleanza con solide basi politiche ed a valenza locale”.