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Novara

Ballarè: «Per la Verbano un tavolo di confronto a cui partecipi anche Catia Bastioli»

Una commissione consiliare immediata, tutela dei livelli occupazionali, un confronto che coinvolga parti istituzionali, sindacali, professionali ma soprattutto con i vertici di Terna che, di fatto, ha acquisito un anno fa la Tamini group, proprietaria di Verbano Trasformatori.

E’ quanto stabilito dalla mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale, presentata dalla Lega ma emendata dal gruppo “Io, Novara” che ha esplicitamente e fortemente richiesto la presenza, nel confronto, di Terna, presieduta, peraltro, dalla novarese Catia Bastioli, nonchè una proposta concreta, da parte di Terna stessa, da cui il territorio e i lavoratori possano trarre beneficio. Emendamenti accolti, mozione approvata.

Il sindaco Andrea Ballarè si è impegnato a convocare un tavolo al quale farà sedere “commissione consiliare e consiglio, Associazione Industriali, organizzazioni sindacali, Provincia, Regione, sottosegretari al Lavoro (Biondelli e Bobba), azienda, cioè Catia Bastioli. Terna è un grande gruppo – spiega Ballarè – con tante sedi ed opportunità: le possibilità di trovare soluzioni al problema dei dipendenti della Verbano dovrebbero essere maggiori rispetto ad aziende più piccole. Quelli che faremo sedere al tavolo sono tutti soggetti in grado di affrontare il tema e trovare una soluzione che sia la migliore per i lavoratori e per il territorio”.

Stamattina, una delegazione di sindaclisti e lavoratori ha aperto i lavori del consiglio comunale. “Sei mesi fa, ci hanno illustrato un piano industriale da 10 milioni di euro suddiviso nei tre stabilimenti (Legnano, Novara e Melegnano). Ora questa decisione che ci ha lasciati di stucco – spiega un lavoratore ai microfoni di Palazzo Cabrino – Fino a fine 2015, avevamo commesse che poi sono state spostate in altre unità produttive. Quindi non è vero che non c’è lavoro… Avrebbero potuto investire nell’innovazione dello stabilimento di Novara. Ci dicevano, fino a poco tempo fa, che eravamo produttori di eccellenza per trasformatori di media taglia. Cosa è successo quindi in questi pochi mesi? Ci hanno acquisiti e poi ci tolgono il lavoro? Si potrebbe fare un grande gruppo e differenziare le commesse nelle varie aziende della proprietà. Ma le decisioni non le prendiamo noi… Bisognerebbe chiedere a Del Fante e Bastioli”.