Di una cosa è certo Andrea Ballarè: alle prossime elezioni amministrative, vincerà, a prescindere da chi si troverà di fronte nel ballottaggio. Anche se, a dirla tutta, l’attuale sindaco ha un ulteriore ambizioso obiettivo: “Vincere al primo turno”. Il tutto confortato dai risultati del sondaggio, commissionato alla SWG dal Pd a livello nazionale. Sondaggio che stima, al 30 marzo 2016, il 41% dei consensi al Partito Democratico e alla lista “Vivere Novara” (che nel frattempo ha cambiato nome, dopo la “tirata d’orecchi” dell’associazione novarese che da anni detiene lo stesso nome), contro il 15% del candidato della Lega Nord, Alessandro Canelli, il 35% dell’intera area di centrodestra, il 19% della candidata pentastellata Cristina Macarro.
Alla domanda “se dovesse ovtare oggi per le elezioni comunali, chi voterebbe come candidato sindaco”, il 43-47% ha risposto Ballarè, il 15-19% Macarro, l’13-17% Canelli, l’8-12% Anna Maria Mellone. Questo per il primo turno.
Per il ballottaggio, Ballarè risulterebbe, secondo il sondaggio, tra i 10-15 punti in più rispetto a Canelli, Macarro e Mellone.
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 800 novaresi stratificati per età e sesso.
Oltre all’aspetto politico, il campione è stato interrogato su altri elementi. Alla domanda “Secondo lei, come si vive oggi a Novara?” il 75% ha risposto tra “molto bene” e “abbastanza bene”, il 20% tra “abbastanza male” e “molto male”.
Sull’efficacia dell’amministrazione comunale, il 59% dei consensi va a quella attuale, il 32% è contro.
Ballarè è considerato nel 50% dei casi come un “buon” sindaco (suddiviso tra abbastanza e molto), mentre il 45% degli intervistati non lo considera per nulla o poco come tale.
“La maggior parte degli intervistati dice che a Novara si vive bene – commenta Ballarè – La nostra sfida quando siamo arrivati era proprio questa: mantenere, nonostante la crisi e le difficoltà, lo stesso tenore di vita”.
E poi si scaglia contro gli avversari: “La Lega è diventata un movimento di estrema destra, gli altri partiti di centro destra devono ancora decidere cosa fare, mentre la lista di Rodini, pur avendo un ottimo candidato sindaco, raggruppa tutti coloro che nutrono rancore nei miei confronti. Ai 5 Stelle arriveranno i voti di protesta, non hanno nulla da dire e non saprebbero come gestire il Comune”.
“Noi, forti di questi dati – conclude Ballarè – puntiamo a vincere senza andare al ballottaggio”.
Insomma, Novara da roccaforte leghista e da città con una lunga tradizione di centrodestra sembra essersi proprio trasformata nella città del Pd. Pare strano, comunque, che tutte le proteste, le polemiche e le manifestazioni di dissenso accumulate in questi anni con iniziative decisamente impopolari assunte da questo sindaco (Musa in primis, ma anche tante altre), siano rimaste, in queste telefonate e quindi nel sondaggio, lettera morta…
Tutto in assoluta controtendenza, peraltro, rispetto ad altre rilevazioni, come quelle sul gradimento dei sindaci di City Monitor: lì Ballarè risultava all’88° posto. Insomma, un bel rebus…