Deborah Santinato, in arte Dan J Rose, è una bella donna novarese con una passione sfrenata: il burlesque. Infatti lo balla, lo insegna ma soprattutto… lo vive!
Labbra rosso fuoco, trucco curato, abbigliamento vintage, capelli biondissimi pettinati ad onde ordinate, molto anni venti… Difficile che passi inosservata con quell’aria da diva “Il burlesque è veramente una passione per me. Ho girato tutto il mondo per poter vedere dal vivo le grandi star esibirsi davanti ad un pubblico in delirio: da Dita Von Teese a Catherine D’Lish e molte altre”.
Nato in Inghilterra nel XVIII secolo il burlesque era originariamente un genere di spettacolo satirico, nato dalla parodia di testi drammatici. Inizialmente affrontava temi sociali e politici salvo poi, con il passare dei secoli, trasformarsi in un genere sempre più leggero. Verso la fine dell’ottocento il burlesque ebbe molto successo negli Stati Uniti, come spettacolo di divertimento per adulti, basato su scene comiche a sfondo erotico.
“In Italia – spiega Deborah – molte similitudini le troviamo nel teatro di rivista, nell’avanspettacolo, nel cinema leggero ed in quello che veniva definito “varietà”, che ha avuto successo nei teatri ma anche nelle prime trasmissioni televisive. Poi l’attenzione su questo genere, considerato forse troppo leggero, è andata scemando, per imporsi nuovamente negli anni novanta, con la diffusione della cultura vintage. Così sono nate le figure di Immodesty Blaize, Dirty Martini, Julie Atlas Muz ed appunto Dita Von Teese”.
Ma anche molte dive della musica contemporanea si sono cimentate con il genere: da Madonna, a Christina Aguilera a Cher che al burlesque ha dedicato un film “Ecco però lasciamo stare! – insorge Deborah – quel film non mi è piaciuto. La parte artistica non era curata per nulla…”.
Infatti per Deborah il ballo è anche maniacale cura dei particolari: “Molti credono bastino qualche passo provocante e qualche ammiccamento, ma il realtà il burlesque è altro: i passi sono studiati, così come gli sguardi, il movimento delle braccia e delle mani sono figure codificate… Direi che è un ballo molto faticoso, che richiede anni di studio e prove, ma anche molto divertente. C’è poi tutto il contorno: gli abiti, gli oggetti di scena, il trucco, la pettinatura…”.
Deborah Santinato di questa passione ne ha fatto anche un lavoro, che la porta a girare come una trottola “Faccio spettacoli ed organizzo corsi per gruppi e singole, molto fuori città ma di recente anche a Novara. Il burlesque non richiede un fisico particolare, è adatto a tutte. Aiuta molto ad amare il proprio corpo, mettersi in sintonia con esso, a valorizzarlo. E la soddisfazione di piacere al pubblico è straordinaria”.
Negli Stati Uniti gli spettacoli di burlesque sono un vero delirio “La gente urla, incita, partecipa. Qui in genere si è più freddi, più controllati. E’ un peccato perchè il calore del pubblico è molto importante…”.
Ma l’erotismo? “Più che altro direi la sensualità che è una componente fondamentale… E’ quella che questo ballo vuole valorizzare più di tutto. Me lo chiedono molte signore che partecipano alle lezioni e che temono però di apparire volgari. In verità la volgarità secondo me è la provocazione fine a se stessa… La sensualità invece è altro: si può essere sensuali con un gesto, con uno sguardo…”.
Come quello qui sotto… E’ il burlesque, appunto!